Le popolazioni del Pollino e quella paura che sembra essere tornata
Abituarsi a convivere con una paura, si può? La paura in questione è quella del terremoto, con cui gli abitanti del Pollino, area compresa tra Calabria e Basilicata, precisamente tra i comuni di Castrovillari, Mormanno, Laino, Papasidero, Rotonda, Viggianello, Castelluccio e Morano Calabro, sono costretti a fare i conti da anni ormai. Ne sono già trascorsi due dall’ultima scossa, quella più forte, che è stata il culmine di uno sciame sismico, proseguito tutti i giorni, ad ogni ora. Quella scossa di magnitudo 5.2 che, il 26 ottobre 2012, ha svegliato le popolazioni all’una di notte, per farle riversare, terrorizzate, sulle strade, nelle macchine, in spazi aperti e che ha causato vari danni soprattutto nella zona dell’epicentro, a Mormanno. Poi la voglia di rialzarsi. La rinascita.
Un po’ di tranquillità. Qualche piccola scossa, di rado, quelle “normali” quando si parla di una regione ad alto rischio sismico, fino ad avant’ieri (4 giugno) quando la tranquillità di fine serata è stata turbata da un altro terremoto. Proprio quello a cui ormai si è tanto abituati. Stesso distretto sismico localizzato dalla Rete Sismica Nazionale dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, magnitudo 3.7, ore 23.20, stessa paura. Forse perché è una “ferita” ancora aperta. Emozioni condivise sui social network, facebook che diventa una piazza in cui chiedere informazioni, e poi il ritorno alla normalità. Si va a dormire, si vive la quotidianità e si ricomincia a parlarne. Passa solo un giorno e oggi (6 giugno) torna il “lupetto del Pollino” (così denominato dal geologo Giulio Riga per “addolcire il peso del fenomeno agli occhi delle popolazioni” con un nuovo sciame sismico. E’ nel pomeriggio, questa volta, che quella quotidianità si è interrotta nuovamente per pochi secondi. Alle 15.41 i sismografi hanno registrato un sisma di magnitudo 4, con epicentro tra i comuni di Viggianello e Rotonda, in provincia di Potenza, e Morano Calabro e Mormanno, in provincia di Cosenza. A seguire, altre due scosse: alle 15.43 magnitudo 2.6 e alle 15.54 magnitudo 2.3. Non sono stati segnalati danni e condizioni di criticità.
Federica Grisolia