Il Parco del Pollino diventa patrimonio Unesco

I 120 geoparchi presenti in 33 Paesi del mondo diventano Patrimonio dell’Umanità. Tra questi, anche il Parco nazionale del Pollino. Lo ha stabilito la 38/ma sessione plenaria della Conferenza Generale dell’Unesco, riunitasi a Parigi, che ha riconosciuto la rete internazionale dei geoparchi quale programma ufficiale dell’agenzia Onu, individuando la nuova categoria degli “Unesco Global Geoparks”.«Tale straordinario risultato – commenta il presidente del Parco del Pollino, Domenico Pappaterra – rappresenta oltre che motivo di orgoglio per il nostro territorio, anche un fondamentale impulso alla corretta gestione, tutela e valorizzazione della Geodiversità e del sistema ambientale – culturale del Parco del Pollino, in quanto Patrimonio dell’Unesco». Insieme con i siti del patrimonio mondiale e riserve della biosfera, “Unesco Global Geoparks” forma una gamma completa di strumenti di sviluppo sostenibile e dà un prezioso contributo alla realizzazione degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile 2030, combinando le prospettive globali e locali.
Federica Grisolia
Speriamo che finisca la piaga degli incendi e dei cacciatori di frodo. Speriamo anche che si attuino programmi di ripopolamento della fauna selvatica e pulizia dei rifiuti.
Una volta, quando non c’era ancora il petrolio, la plastica e il cemento, tutta la terra era “patrimonio dell’umanità” e la bellezza della natura oltrepassava monti, valli e mare. Tristemente di quel mondo meraviglioso, non restano oggi che pochi scampoli.