Trebisacce, «corsi sanitari sono regolari». Ma l’Asp faccia chiarezza
I corsi di formazione professionale per O.S.S. (operatori socio-sanitari) che si stanno svolgendo presso l’ex ospedale di Trebisacce sono regolari e legittimati da autorizzazioni rilasciate dai precedenti vertici dell’Asp di Cosenza. E’ quanto ha sostenuto e messo per i scritto il presidente della “Scuola Sud Europa” Edoardo Scavelli per tranquillizzare gli oltre 100 corsisti che, dopo aver pagato una retta di oltre 2mila euro ciascuno, hanno frequentato e frequentano detti corsi, tutti però allarmati dal fatto che nei giorni scorsi, a seguito di chiarimenti richiesti da una organizzazione sindacale di categoria ai vertici dell’Asp, una nota ufficiale proveniente dalla stessa Azienda Sanitaria e affissa all’Albo del presidio ospedaliero affermava categoricamente di non aver mai autorizzato corsi di formazione da svolgersi presso il CAPT di Trebisacce.
«I corsi – ha scritto il presidente Scavelli – sono stati accreditati dalla regione Campania in forza dell’art. 14 della Legge n. 845/78 ed i corsisti potranno svolgere il tirocinio presso l’ex ospedale di Trebisacce, per come confermato dal Direttore Generale dell’Asp Raffaele Mauro, il quale ha ribadito la validità della precedente autorizzazione al termine dell’incontro svoltosi con i responsabili della Scuola in data 23.02.2016».
Al delicato incontro chiarificatore, svoltosi venerdì pomeriggio presso il Miramare di Trebisacce (nella foto), erano presenti gran parte dei corsisti, i dirigenti della “Scuola Sud Europa”, qualche sindaco e alcuni amministratori locali, a loro dire preoccupati di fare chiarezza su una questione di così vitale importanza per il futuro di tanti giovani che alla frequenza dei corsi hanno legato le loro speranze di trovare finalmente un posto di lavoro. Alla legittima domanda posta da gran parte dei corsisti se detti corsi siano spendibili anche nella Regione Calabria nella quale i corsi in realtà sono vietati per legge, il presidente Scavelli ha risposto che i corsi sono spendibili in tutta Europa. «Chi vuole capitalizzare il corso per O.S.S. frequentato – ha risposto Schiavelli precisando che l’esame finale si tiene a Napoli – si può anche trasferire in un’altra nazione d’Europa ed essere assunto», facendo così intendere che sono spendibili anche in Calabria in quanto parte integrante dell’Europa, anche se nella nostra regione al momento i corsi sono vietati per legge.
«La validità degli attestati – ha aggiunto e scritto il presidente della “Scuola-Sud Europa” chiamando in causa a questo punto il direttore del Distretto Jonio-Nord – deve del resto ritenersi valida e legittima tanto è vero che l’Asp ha rilasciato l’autorizzazione a svolgere il tirocinio presso tutte le strutture ospedaliere e sanitarie, previa comunicazione ai rispettivi Dirigenti di Distretto e di Presidio». Fatta chiarezza? Fugati tutti i dubbi? A molti dei corsisti è rimasto qualche dubbio. Perplessità e dubbi che potrebbero comunque essere fugati da un intervento, o meglio, da un atto formale da parte della direzione centrale o periferica dell’Asp che possa tranquillizzare tutti perché, con i tempi che corrono, di tutto c’è bisogno tranne che di dubbi e di opacità.
Pino La Rocca