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Amendolara si difende, una giornata tra fiumare in piena e lotta alle trivelle

Amendolara si difende, una giornata tra fiumare in piena e lotta alle trivelle
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Una giornata particolarmente movimentata quella che ha visto, ieri (giovedì), impegnata su più fronti l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonello Ciminelli. Una giornata emblema di come un piccolo Comune tenti, a volte invano, di tutelare il proprio territorio, minacciato da più versanti.

Torrente Ferro in piena

Torrente Ferro in piena

Le abbondanti piogge di questi giorni che si sono abbattute sulla Calabria Settentrionale hanno messo a dura prova la tenuta degli argini dei torrenti, che ad Amendolara in più punti non hanno retto portando ad una esondazione delle fiumare Ferro (lato Nord) e Straface (lato Sud). Sul banco degli imputati ancora una volta la pulizia del letto dei torrenti, nei confronti della quale si scagli il sindaco Ciminelli: «Per quanto tempo ancora riceveremo solo promesse di portare a soluzione il problema letti dei torrenti – lamenta il primo cittadino del “paese delle mandorle” -. Forse ci deve scappare il morto e qualche sindaco dovrà pagare a caro prezzo l’incuria o, meglio, il menefreghismo di altri?». Nel frattempo le competenze si rimpallano da un ente all’altro, con i Comuni che pur volendo intervenire “di tasca loro” non possono farlo.

Durante tutta la giornata di ieri la macchina comunale coordinata dal sindaco, capo della Protezione Civile (con l’associazione locale coordinata da Franco Gerundino), ha lavorato (nella foto in alto), sostenuta anche da privati, per mettere in sicurezza i torrenti: risultato raggiunto a notte fonda. Nel caso del torrente Straface, ad Amendolara, il letto ha ormai superato in più punti l’argine, con l’esondazione matematica ad ogni pioggia che superi leggermente l’asticella della normalità. Oggi c’è il sole, ma comunque è un problema che non va preso sottogamba. E Ciminelli promette un’altra delle sue “battaglie di civiltà” «per svuotare i letti dei nostri torrenti. Deve levarsi alta la protesta dei territori, ultimi baluardi in difesa di quelli che vi abitano».

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E a proposito di difesa del territorio, nel pomeriggio, sempre di ieri, si è radunata nella sala consiliare di Amendolara un’assemblea tesa a costituire un Comitato No Triv per il SI in vista del Referendum abrogativo del 17 aprile. Votando SI i cittadini indicheranno di cancellare la norma che consente alle società petrolifere di cercare ed estrarre gas e petrolio entro le 12 miglia marine dalle coste italiane senza limiti di tempo. Si vota in tutta Italia. Al comitato promosso dal sindaco, sostenuto in questa battaglia anche dall’assessore Luigi Sisci (che “radio elezioni” vuole come sicuro ricandidato alle prossime Comunali al fianco di Ciminelli), hanno aderito anche i comuni di Trebisacce, Francavilla Marittima, Villapiana, Oriolo e Roseto. Assieme a diverse associazioni del comprensorio. Il loro compito sarà quello, da qui al giorno del Referendum, di sensibilizzare i cittadini sulla tematica.

Vincenzo La Camera

 

 

 

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