Quale futuro per la discarica di Castrovillari? Ora tocca alla Regione
nella foto la Prefettura di Cosenza
Rinviare il Tavolo alla Regione per la verifica tecnica di una vicenda che da settimane sta tenendo banco a Castrovillari: la discarica di Campolescio, in pieno distretto agroalimentare di qualità. E’ questa la conclusione dell’incontro in Prefettura tenutosi oggi (martedì) tra le varie parti: dal Comitato di Cammarata alla Cgil, dalle associazioni di categoria al sindaco, Mimmo Lo Polito. Ed è proprio il primo cittadino a ribadire, ancora una volta, che «l’obiettivo primario dell’Amministrazione è quello di chiudere il sito».
Soluzione che sembrerebbe mettere tutti d’accordo se non fosse per il tempo che passerà da qui alla tombatura definitiva. «Se si reperiranno all’esterno le risorse necessarie, la discarica – spiega il sindaco – verrà chiusa senza il conferimento dei rifiuti. Diversamente l’unica soluzione praticabile sarà quella dell’abbanco di rifiuti non pericolosi e preventivamente trattati in un impianto di selezione sulla base della capacità iniziale e residuale della discarica».
Attualmente, i lavori riguardano esclusivamente la messa in sicurezza dell’impianto (sotto infrazione europea) – come confermato da Comune, Regione Calabria e Arpacal. Lavori che – assicura Lo Polito – non si fermeranno. «Non si avrà, invece, conferimento – spiega il sindaco – perché, ad oggi, non è stata neppure bandita una gara per la gestione». Riguardo la possibilità di inoltrare un progetto per finanziamento Por, il primo cittadino chiarisce, invece, che «la programmazione europea partirà, se va bene, dopo l’estate», dunque, la priorità resta quella di non lasciare, nel frattempo, «una discarica senza gestione».
«Esiste il tempo per trovare una soluzione. Volere la chiusura – conclude Lo Polito – significa portare proposte concrete che non comportino maggiori tasse per i cittadini. Ad oggi le proposte si perdono negli slogan».
Federica Grisolia
Si, si ancora “esiste il tempo per trovare una soluzione” cosi come si sono trovati mancanti i nostri stipendi da mesi e mesi intere e ancora la famosa soluzione non c’è. Intanto stiamo invitando i nostri cari politici a farci dare almeno L’uovo di Pasqua visto che il nostro PANE ci é stato RUBATO. Con tutto il rispetto verso la nostra Amministrazione Comunale ma noi Vogliamo il nostro Pane é NON LIMOSINA!