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Lo sviluppo della Calabria passa per la banda larga

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I dati sulla disoccupazione in Italia nel 2016 restano negativi: nonostante i tentativi del Jobs Act di migliorare tale situazione il numero di disoccupati è ancora elevato, soprattutto tra i giovani, anche in seguito all’abrogazione dell’Articolo 18 che ha, di fatto, sancito la libertà per le imprese italiane di licenziare i lavoratori con più facilità che in passato. Il Jobs Act ha dato una spinta alle assunzioni grazie alle misure di decontribuzione, che hanno permesso alle aziende di assumere a tempo determinato o indeterminato moltissime persone. Tuttavia quello che può apparire come un consolidamento dell’occupazione in realtà rischia di essere soltanto il desiderio delle imprese di alleggerire i costi sfruttando gli incentivi attualmente disponibili. Se così fosse, una volta terminata la possibilità di accedere agli sgravi, molti rapporti di lavoro non saranno mantenuti in essere, rimarcando le debolezze strutturali del mercato del lavoro italiano.

Alla luce di ciò possiamo analizzare la ripartizione dei nuovi rapporti di lavoro: in termini di età le assunzioni a tempo indeterminato con esonero hanno sinora riguardato per il 24% la fascia di lavoratori dai 40 ai 49 anni e per meno del 15% dei casi la fascia 25-29. La disoccupazione giovanile resta quindi uno dei problemi più evidenti, come resta evidente il divario Nord-Sud:ad esempio il 24% delle assunzioni è avvenuto in Lombardia e soltanto lo 0,9% in Calabria. Calabria e Puglia sono tra le 10 regioni d’Europa più colpite dalla disoccupazione giovanile: la nostra regione risulta settima, con il 59,7% di ragazzi tra i 15 e 24 anni senza lavoro.

Il web come nuova frontiera

La Calabria vede un tasso di disoccupazione particolarmente alto, anche a causa della marginalità che il Governo ha dato nelle sue scelte strategiche. I giovani spesso si trovano ad essere senza un lavoro, a lavorare in nero oppure a non cercare un impiego a causa dello scoraggiamento (si tratta di una nuova categoria, denominata NEET, il cui numero è in crescita: vi appartengono coloro che non studiano, non lavorano e non cercano un’occupazione). Una delle nuove strade che possono intraprendere i giovani per combattere lo status di disoccupato è quella offerta dal lavoro sul web, che può costituire un’alternativa per trovare un’occupazione, magari anche al di fuori della Calabria.

Le tecnologie sono in continua evoluzione e l’intera organizzazione del lavoro cambia velocemente. I sistemi di comunicazione attuali possono annullare la distanza fisica permettendo così il lavoro da remoto. È possibile comunicare anche a costo zero, condividendo documenti e file con un collega lontano km in tempo reale. Il lavoro sul web è sempre più richiesto e sempre più indispensabile, proprio in relazione all’importanza che internet riveste nella vita di tutti. Le nuove professioni legate alla connessione sono regolamentate dalla norma UNI 11621-1/4: 2016 Attività professionali non regolamentate – Profili professionali per l’ICT, che nella sua parte 3 va a normare i Profili professionali relativi alle professionalità operanti nel Web. Ciò sottolinea l’importanza che le figure di coloro che lavorano sul web rivestono e potranno rivestire in maniera sempre più consistente. Si tratta di una vera chance per conquistare l’indipendenza economica, costruendosi un lavoro di cui c’è sempre più richiesta.

Sicuramente il web ha grandi capacità di abbattere le barriere ed in molte bellissime realtà rappresenta già molto più che un’alternativa futura per il Sud – ci dice Davide Marciano, founder del portale Affarimiei.biz e web marketer – tuttavia dobbiamo ricordarci che non tutti i giovani vi ci possono buttare a capofitto. Gran parte delle professioni del settore digitale si svolgono sottoforma di lavoro autonomo: l’apertura di una partita Iva, come ho spiegato in una guida apposita, comporta una serie di costi fissi che devono essere messi in preventivo e che non sono alla portata di tutti. L’ideale è seguire corsi di formazioni specifici, volti a fornire adeguate competenze per barcamenarsi nel complesso mondo della professione”.

Lo sviluppo della Calabria

Nonostante in passato la Calabria sia stata sorpassata da molte altre regioni per quanto concerne la tecnologia e lo sviluppo, oggi si sta rapidamente rendendo autonoma e all’avanguardia grazie agli investimenti che vi si stanno effettuando. Negli ultimi anni sono stati fatti passi molto importanti sul fronte degli sviluppi, passi che potrebbero sostenere la creazione di nuove attività lavorative ed economiche, comprese quelle sul web. La regione sta infatti lavorando per ottenere in ogni luogo la banda ultralarga. Questo progetto è reso possibile dall’investimento rivolto a 223 dei 409 comuni calabresi, investimento di oltre 100 milioni di euro. Tali fondi provengono per oltre il 60% da fondi pubblici europei stanziati attraverso la Regione, mentre la restante parte è a carico di Telecom Italia. I comuni non coinvolti in questi dati, invece, vedono l’appoggio di Infratel Italia, che ha garantito agli enti l’accesso diretto alle risorse disponibili, favorendo l’estensione della nuova infrastruttura telematica a tutto il territorio regionale. La Calabria e i suoi giovani, quindi potrebbero presto iniziare a formarsi nella direzione dei nuovi lavoratori sul web, abbattendo la disoccupazione e i dati negativi che finora l’hanno marchiata.

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