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Castrovillari, Sciame sismico Pollino. ProCiv: «Nessuno prevede terremoti. Servono prevenzione e informazione»

Castrovillari, Sciame sismico Pollino. ProCiv: «Nessuno prevede terremoti. Servono prevenzione e informazione»
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Si è svolta la riunione tecnico operativa prevista per martedì 30 maggio presso il Protoconvento di Castrovillari. Erano presenti per il Settore Protezione Civile della Regione Calabria: il Dr. Salvatore Mazzeo Dirigente del Settore, l’Ing. Edoardo D’Andrea Responsabile Prevenzione del Rischio Sismico, il personale dell’U.O. di Cosenza, il Sindaco di Castrovillari unitamente ai Sindaci del proprio C.O.M., il C.O.M. di Scalea e per il C.O.M. di Trebisacce era presente l’Assessore Comunale con delega alla Protezione Civile Dino Vitola accompagnato dall’Associazione Volontari Protezione Civile di Trebisacce di cui è Presidente il geometra Nilo Rossi.

Ha aperto la riunione il Dr. Salvatore Mazzeo che ricorda di abitare in una terra ad alto rischio sismico dove il 70% dei cittadini non conosce se esiste il Piano Comunale di Protezione Civile.  In merito all’effetto panico provocato in queste ore e amplificato da “profezie” che non si sa bene chi abbia messo in giro, Mazzeo ribadisce che: «nessuno, e dico nessuno, può prevedere eventi sismici». Le uniche armi per convivere con una terra dove – «non lo scopriamo certo oggi – è elevato il rischio sismico, è la prevenzione, verifiche degli edifici, istruire la popolazione e non affidarsi all’improvvisazione»

Ancora c’è molto da fare in tema di informazione e prevenzione da parte dei sindaci. Per l’ingegnere D’Andrea – che oggi appunto ha delicamente richiamato all’ordine tutti quei sindaci che non sono al passo con le disposizioni regionali – «bisogna generare un processo culturale che coinvolge le popolazioni».

«Abbiamo il migliore volontariato d’Italia», afferma il responsabile della emergenza sismica regionale. E nel frattempo il dr. Mazzeo al telefono mette in moto la colonna mobile regionale per il terremoto dell’Emilia. Una eccellenza tutta calabrese, nell’ambito della protezione civile nazionale, che è frutto di quel processo lungo maturato dagli anni 70 ad oggi.  Ma serve la «coerenza» dei piani comunali di protezione civile che devono trovare rispondenza anche nei P.S.C. alla luce delle ricerche sismiche sui territori. Insomma «una operatività più concreta» che metta in moto la sensibilità nelle macchine amministrative e si traduca a cascata verso la popolazione. E’ intervenuto anche l’Assessore Comunale alla Protezione Civile di Trebisacce Dino Vitola, insediatosi da pochi giorni, che ha già messo in moto la macchina comunale per attuare tutte quelle attività di prevenzione del rischio sismico avvalendosi del prezioso lavoro dell’Associazione Volontari Protezione Civile di Trebisacce che si sforza costantemente anche di effettuare tra la popolazione un’azione informativa adeguata sul rischio sismico.


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