Dalla Romagna in Calabria con la bici. L’impresa di chi ha sconfitto la malattia

Il mondo della ricerca e dello sport insieme per combattere il tumore al testicolo, che colpisce, in Italia, ogni anno, circa 2000 giovani tra i 25 e i 35 anni. “Dalla Romagna in Calabria: 1000 chilometri in sella per mortalità zero Fondazione SIU Urologia Onlus” è un progetto che ha preso il via dalla Fondazione SIU Urologia Onlus, e opera a livello nazionale, grazie alla collaborazione e alla generosità di uomini con percorsi di vita differenti nel mondo del lavoro manuale, intellettuale, scientifico, tecnico, culturale, accademico, sportivo.
Nello specifico, otto ciclisti, ultrasettantenni, che hanno sconfitto la malattia, sono partiti in sella da Poggio Torriana (Rimini) il 3 maggio e arriveranno il 9 a Scalea (Cosenza), per testimoniare la loro esperienza di vita, sensibilizzare l’opinione pubblica e raccogliere fondi per la realizzazione del progetto. A Scalea, lunedì, alle ore 18, saranno accolti presso il Resort la Bruca, del professore Francesco Maria Fazio, già oncologo e docente universitario, promotore del convegno che si terrà a conclusione della manifestazione sportiva. Il giorno dopo, i ciclisti sfileranno sul viale d’arrivo del Giro d’Italia, che farà tappa a Praia a Mare.
L’idea di promuovere l’evento e diventare ambasciatori della Onlus presieduta dal professor Andrea Tubaro è nata, qualche anno fa, da Luciano Pesaresi per diffondere la cultura delle due ruote verso il mondo della solidarietà. Gli altri ciclisti sono: Franco Bassani, Pasquale Brighi, Giovanni Berlati, Angelo Fabbri, Leonardo Morelli, Domenico Muccioli, Secondo Pari. L’accompagnatore è Palmiro Belletti.
Federica Grisolia