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Scoppia la moda dei marcatori identitari agroalimentari. Roseto vuole le ciliegie Igp

Scoppia la moda dei marcatori identitari agroalimentari. Roseto vuole le ciliegie Igp
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Nell’Alto Jonio è scoppiata la moda dei marcatori identitari agroalimentari, un ottimo volano turistico ed economico a patto però che gli ambiziosi progetti messi in piedi dalle Amministrazioni comunali vadano in porto. Oriolo, Trebisacce, Amendolara, Roseto puntano su prodotti della terra per aprire nuovi varchi sul mercato e per creare opportunità ai propri concittadini. Sinora soltanto Cerchiara, con il suo rinomato pane, e Rocca Imperiale, con il suo limone Igp, sono riuscite a ritagliarsi uno spazio importante nel settore delle eccellenze agroalimentari.

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Roseto Capo Spulico, ad esempio, punta forte sulle ciliegie e sul marchio Igp. Ma la strada è lunga e tortuosa. Ma il Comune sta mettendo in campo numerose iniziative di visibilità tese per il momento alla promozione del prodotto e all’informazione su come incentivare la produzione. “Roseto Città delle Ciliegie, dalla DE.CO all’IGP elementi per una moderna filiera frutticola” è stato il titolo di una tavola rotonda tenutasi nel granaio del castello, e organizzata dal Comune e dall’associazione nazionale “Città delle ciliegie”. C’erano il sindaco, Rosanna Mazzia; l’assessore all’Agricoltura, Giuseppe Nigro; il presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Nicodemo Oliverio; il consigliere regionale della Calabria, Mauro D’Acri; il presidente della Confederazione Italiana Agricoltori, Nicodemo Podella; il Presidente di “Marketing & Consulting” Gianfranco Cimbalo; il direttore di “Città delle Ciliegie” Carlo Conticchio. Oltre ad amministratori, tecnici e agricoltori del territorio.

roseto convegno ciliegieNel corso della discussione è stato presentato l’iter burocratico per il raggiungimento di un marchio che prevede, ovviamente, la costante collaborazione dei produttori. Le difficoltà sono tante, a partire dalla scarsa capacità, oggi, dei nuovi prodotti Made in Italy di inserirsi nel mercato globalizzato. Ma le misure per provarci ci sono, a cominciare dal nuovo Psr Calabria 2014-2020 approvato e che a breve dovrebbe trasformarsi in bandi a disposizione dei cittadini.

Vincenzo La Camera

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