Villapiana Scalo. Opere misericordia corporali, Diocesi incontra vescovo ausiliare di Roma

“Seppellire i morti. Un fiore e un’opera buona. La morte e la speranza”. Sarà con mons. Paolo Lojudice (nella foto), vescovo ausiliare di Roma per il settore Sud, l’ultimo incontro del percorso di riflessione comunitaria in Diocesi, voluto dal vescovo, mons. Francesco Savino, sulle opere di misericordia corporali, che si terrà giovedì 23 giugno, alle ore 19, al Centro Polivalente di Villapiana Scalo.
Peculiare l’attenzione di mons. Lojudice verso i poveri, sottolineata dal cardinale Agostino Vallini dopo la nomina avvenuta circa un anno fa e la cerimonia di consacrazione nella Basilica di San Giovanni in Laterano. Un segno di riconoscimento di Papa Francesco «per l’impegno di carità della diocesi – ha detto il cardinale – portato avanti dalla Caritas, dalle parrocchie, dalle associazioni».
Nato a Roma il 1° luglio 1964, don Paolo Lojudice aveva assunto da pochi mesi la guida della parrocchia di San Luca Evangelista, al Prenestino. Ha studiato al Seminario Maggiore e ha frequentato i corsi di Filosofia e Teologia alla Pontificia Università Gregoriana, conseguendo la licenza in Teologia con specializzazione in Teologia fondamentale. È stato ordinato sacerdote il 6 maggio 1989. Per tre anni è stato vicario parrocchiale a Santa Maria del Buon Consiglio, al Quadraro, dal 1992 al 1997 a San Vigilio a Ottavo Colle. Per otto anni ha guidato la parrocchia di Santa Maria Madre del Redentore a Tor Bella Monaca. Quindi, l’incarico al Seminario Maggiore, e infine, alla comunità del Prenestino.
Redazione