Trebisacce, consegnata bandiera dell’Associazione Nazionale Reduci e Combattenti
Consegnata, al sindaco della città, la bandiera dell’Associazione Nazionale Reduci e Combattenti, Sezione di Trebisacce. La consegna ufficiale della bandiera al primo cittadino è avvenuta nella mattinata di lunedì 12 marzo nel palazzo comunale da parte di Francesco Lofrano figlio del compianto Michele Lofrano deceduto di recente, che per lunghi anni è stato Presidente della locale Associazione Reduci e Combattenti di Trebisacce. Il primo cittadino, a sua volta, ha consegnato la Bandiera Tricolore dell’Associazione a Damiano Angelo Colucci Presidente pro-tempore dell’ANMI (associazione nazionale marinai d’Italia).
A conferire ufficialità all’evento, oltre alla presenza del vice-sindaco Giulia Accattato, dell’assessore Roberta Romanelli, del presidente dell’Aps “Vacanzieri per l’Italia” prof. Vincenzo Arvia e del segretario prof. Dante Brunetti e di altri dipendenti comunali e cittadini, è stata la presenza del Consigliere Nazionale dell’Associazione Nazionale Marinai d’Italia Cav. Pasquale Colucci. Dopo la brillante introduzione del sindaco che per l’occasione ha indossato la fascia tricolore, la parola è passata al prof. Francesco Lofrano che, per sintesi, ha tratteggiato il profilo operativo del papà e sottolineato i valori del rispetto e dell’amor patrio che animavano il papà, che per circa 10 anni ha guidato l’Associazione come successore del Cav. Domenico Malatacca e in collaborazione con il vice presidente Cav. Francesco Chiaromonte, anch’egli deceduto di recente. Subito dopo il passaggio della Bandiera, il neo Presidente Damiano Angelo Colucci ha ringraziato il sindaco e il prof. Lofrano per l’ambito retaggio.
«La Bandiera Tricolore dell’Associazione – ha dichiarato il presidente Damiano Colucci – è in buone mani e, nel segno della continuità portata avanti dagli ex presidenti Malatacca e Lofrano, sarà presente, con onore e solennità, a tutti gli eventi civili ed istituzionali che si svolgeranno in città con il compito di rappresentare i valori autentici della patria e di tramandarli alle nuove generazioni».
Pino La Rocca