Rocca Imperiale, crisi idrica in agricoltura. «Il problema è finanziario»

Crisi idrica in agricoltura. Scoperto l’arcano: l’acqua della Condotta del Sinni non arriva in Calabria perché il Consorzio di Bonifica Integrale dei Bacini dello Jonio che gestisce la Condotta del Sinni sarebbe in debito di 1milione e 300mila euro con l’ente pugliese che amministra ed eroga l’acqua proveniente dal mega-invaso del Sinni, in Basilicata. Il condizionale a riguardo è d’obbligo perché a fare le cifre di questo presunto debito, accumulatosi nel corso degli ultimi 10 anni, sono stati il Commissario ed il Direttore Generale dell’Ente Pugliese con sede a Bari nel corso dell’incontro promosso dal Prefetto Tomao e svoltosi questa mattina alle 12.30 presso la Prefettura di Cosenza. Ma il peggio sarebbe dietro l’angolo, perché se il Consorzio non presenta un piano di rientro dal debito, durante l’estate corrente, di acqua ne vedranno ben poca gli agricoltori della piana rocchese e dell’Alto Jonio che, come è noto, viete approvvigionato a scopo irriguo dalla Condotta del Sinni.
«Dall’incontro svoltosi questa mattina a Cosenza – ha scritto il sindaco di Rocca Giuseppe Ranù – si evince che il problema dell’acqua per uso irriguo si aggraverà ancora di più a causa di un problema finanziario finora mai affrontato». Durante l’incontro, al quale hanno partecipato il Commissario ed il Direttore Generale dell’Ente Irrigazione di Bari, secondo quanto ha riferito il sindaco di Rocca Imperiale Giuseppe Ranù, è stato richiesto esplicitamente, nei confronti del Consorzio di Bonifica Integrale di Trebisacce rappresentato nell’occasione dal Direttore Generale Cataldi e dalla Dirigente D’Errico, il pagamento di 1milione e 300mila euro relativo all’acqua erogata da almeno dieci anni che non è stato mai evaso nonostante le sentenze passate in giudicato.
«Su questo punto – ha dichiarato l’Avv. Ranù – il Consorzio di Bonifica Integrale ha fatto rilevare che la questione va vagliata bene, ma finora ha trovato un netto rifiuto da parte del suddetto Commissario che ha chiesto invece una proposta ufficiale per un immediato piano di rientro dal debito». Il Prefetto Tomao, da parte sua, sentite le ragioni delle parti, si è impegnato a convocare a stretto giro tutti i soggetti coinvolti nel problema per affrontare in modo definitivo il problema irriguo. Da parte mia – ha concluso il primo cittadino di Rocca Imperiale – ringrazio S. E. il Prefetto Tomao per l’importante opera di mediazione svolta finora».
Pino La Rocca