Albidona. Mamma e figlia rientrano a casa e vengono aggredite dai ladri

Torna a casa insieme alla figlia dopo essersi assentata per qualche ora e trova la propria abitazione invasa dai ladri. Nel tentativo di bloccare uno dei furfanti che risultava armato di una mazza la donna, strattonata e scaraventata per terra, è finita al Punto di Primo Intervento di Trebisacce insieme alla figlia, entrambe in preda a comprensibile shock emotivo. E’ successo nel centro abitato di Albidona (foto di Franco Middonno) e in pieno giorno (intorno alle 13.00) di giovedì 5 luglio, ad una signora di Albidona che si era recata a Trebisacce per prelevare la figlia di ritorno da Roma e, tornata a casa dopo un paio d’ore in compagnia della figlia, ha trovato il portone e l’uscio di casa aperti e ben quattro colleghi di Arsenio Lupin quali ospiti indesiderati intenti com’erano a rovistare dappertutto in cerca di oro e di denaro contante.
A questo punto la signora e la figlia maggiorenne, pur se sorprese e in preda a comprensibile panico, hanno tentato in qualche modo di reagire e di bloccare almeno uno dei 4 furfanti ma i quattro, vistisi scoperti, hanno usato le maniere forti tappando la bocca e strattonando la figlia che urlava e subito dopo spintonando e scaraventando a terra la madre che, ancora sull’uscio di casa, ha cercato di immobilizzarne qualcuno. Tentativo andato a vuoto perché si trattava di ben quattro energumeni che, spavaldi e per niente intimoriti, hanno prima farfugliato qualcosa con una inflessione assimilabile a quella dei paesi dell’est europeo e poi hanno guadagnato la via di fuga, pare a bordo di un’auto Mercedes parcheggiata nei pressi dell’abitazione, facendo perdere le proprie tracce nonostante il tempestivo posto di blocco attivato sulla Provinciale dai Carabinieri di Trebisacce subito dopo l’allarme. Evidentemente i ladri avevano già individuato un percorso alternativo. Magro il bottino racimolato dai ladri che non hanno potuto portare a compimento il proprio disegno criminoso. Pare solo alcuni preziosi, ma tanta la paura e tantissima la rabbia per l’ennesimo episodio di delinquenza che, come si vede, non risparmia neanche i piccoli centri delle aree interne un tempo tanto tranquilli da consentire alle popolazioni locali di uscire di casa lasciando finanche la porta aperta. Questa volta però, sembra che i Carabinieri, attraverso ulteriori posti di blocco e di controllo del territorio, siano sulle tracce di almeno due dei malviventi.
Pino La Rocca
Anche Igor il “russo” ha chiesto di essere processato in italia (volutamente minuscolo) dove regna sovrana la certezza d’impunità ..