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Stop ai treni (ma quali treni?) per lavori sulla linea Sibari-Taranto

Stop ai treni (ma quali treni?) per lavori sulla linea Sibari-Taranto
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Stop ai treni (ma quali treni?) per sei mesi sulla tratta ferroviaria Sibari-Taranto per lavori di potenziamento della linea destinata al trasporto delle merci dal porto di Gioia Tauro a Taranto-Bari-Brindisi. Per eseguire i lavori, sulla tratta Sibari-Taranto, tutti i treni saranno sostituiti dagli autobus. Ne ha dato notizia la società Trenitalia-RFI che, in un Comunicato di FS News emesso dal Compartimento di Reggio Calabria, parla, senza mezzi termini, di “sospensione  delle corse dei treni tra le stazioni di Sibari e Taranto per l’esecuzione di lavori propedeutici al potenziamento del corridoio-merci Gioia Tauro-Metaponto sulla linea ferroviaria Reggio Calabria-Sibari-Taranto in programma dall’8 gennaio 2019 fino all’8 giugno 2019.

Ma di quali treni – la domanda sorge spontanea – si tratta se sulla tratta Sibari-Taranto i treni sono scomparsi già da qualche anno? Gli unici treni, appena ripristinati dopo i lavori eseguiti delle stazioni ferroviarie di Trebisacce e Villapiana, sono i due convogli Inter City Reggio Calabria-Taranto, uno al mattino e l’altro alla sera, che resteranno attivi su tutta la linea Reggio Calabria-Sibari mentre, da qui in avanti, saranno sostituiti dagli autobus. Cosa che del resto sulla stessa tratta già avviene per tutti gli altri treni. Nello specifico, sempre secondo la nota emessa da FS News, Rete Ferroviaria Italiana eseguirà interventi per adeguare la sagoma della breve galleria adiacente al Castello Federiciano di Roseto Capo Spulico (nella foto) che, lunga circa 60 metri, permette di bypassare l’austero maniero fatto costruire da Federico II. E tutto questo al fine di consentire, non il transito delle frecce dell’alta velocità, “ma quello – si legge testualmente – di treni-merci più moderni, con l’obiettivo di incrementare il trasporto delle merci su rotaia fra i porti di Gioia Tauro, Taranto, Bari e Brindisi.

Pertanto, – si legge ancora – per consentire l’operatività dei cantieri sarà sospesa la circolazione dei treni tra Sibari e Taranto e i treni saranno sostituiti dagli autobus che garantiranno la coincidenza con i treni in arrivo e in partenza nelle stazioni di Sibari e Taranto”. In realtà Trenitalia-Rfi assimila la tratta in oggetto a un “corridoio-merci” dimenticando che da queste parti ci sono persone che pagano le tasse, a cui dovrebbe essere garantita una mobilità pubblica dignitosa, e non solo quella, pari a quella di tutti i cittadini italiani e che invece, per spostarsi, sono obbligati a rivolgersi agli autobus privati, che per la verità assicurano servizi e collegamenti comodi e funzionali sia sulle brevi che sulle medie e lunghe distanze e consentono ai cittadini di questo pezzo di Calabria di rimanere collegati al resto del Paese.

Pino La Rocca

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Vincenzo Maria Vitale
5 anni fa

Ma guardiamoci ad uno specchio e diciamoci la verità: anche gli Autobus sono in difficoltà, e non solo per colpa dell’azienda. Nessun aeroporto vicino alla provincia di Cosenza che uniformi il traffico aereo calabrese e nemmeno un Intercity Notte diretto per la costa Ionica. Quindi, Ad ogni festività sono costretto a tornare a casa in totale insicurezza a causa dell’enorme quantità di bagagli che magari bloccano corridoi di uscita dell’Autobus e lo sovraccaricano.

E tantissime persone che viaggiano insieme a me sono pronte a lamentarsi, ma appena arriva il momento di discuterne con l’azienda, scompaiono nel più triste oblio dell’omertà.
Le risposte più gettonate a questo abuso sono:
-) Dovrei far scendere tutti e controllare i bagagli di ogni singola persona solo perché Lei vuole viaggiare secondo regolamento? (Ma il criminale è chi vuole viaggiare in sicurezza?)
-) La prossima volta allora lasceremo i bagagli non conformi a terra e li peseremo (MAGARI LO SI ATTUASSE)
Ma la risposta più bella è quella degli over-50, che rievocano i tempi andati:
-) Ti lamenti pure? Dovevi provare a viaggiare sul Crotone-Milano!

Quest’ultima è la risposta che infligge più dolore, perché la Calabria dovrà attendere la loro scomparsa per ottenere il suo sviluppo generale.
Abbiamo ancora un gap nello sviluppo di 30 anni rispetto al Settendrione, la più bassa negligenza civica e politica e ancora continuiamo a vivere come se nulla fosse?
Ma ci interessano solo i centimetri di terreno che il vicino di casa ci ruba col muretto?

Ho sentito tante campane su chi studia fuori dalla Calabria e decide di non ritornare più: persino che siamo dei vigliacchi. Noi non scappiamo dalla Calabria, scappiamo dagli attuali Calabresi. Gente che non guarda oltre se non fino alla punta del loro naso, non si unisce per far fronte ad un problema sociale e se si lamenta lo fa solo per un rimborso sul biglietto.
(Ah, almeno ringraziate l’autista per avervi fatto depositare la vostra terza scatola di cartone da 20kg sull’autobus: un po’ di educazione almeno).

Queste sono parole di totale sfiducia verso gli Over-50, noi giovani abbiamo il dovere di denunciare questa vostra inerzia continua e rigettiamo le accuse di diserzione dal nostro territorio, perché questo nostro ritardo difronte allo standard nazionale, europeo e mondiale è dovuto a Voi che avete abusato di ogni possibile opportunità di crescita.
E prima di additare i Settendrionali ladri: siete fuggiti anche voi dalla Calabria, e in Patria non avete riportato nulla, anzi…se si può…magari 10 cm di terreno non servono al mio vicino.

Enzo Manera
Enzo Manera
5 anni fa

I treni sono spariti, ma speriamo che ritornano, alla fine dei lavori di ammodernamento della ferrovia. Gli autobus sostitutivi non sono mai in orario, certo la colpa è del traffico. Ma segnalo un inconveniente: alle fermate, sia di quelli statali che privati, non ci sono esposti orari. Delle tabelle con orari non è una spesa eccessiva, ma è un segno di civiltà. Non ci sono indicazioni dove fare i biglietti e mancano le macchinette automatiche. Almeno quelle, ci vorrebbero, oppure la possibilità di comprare i biglietti in un bar o tabaccheria vicino alle fermate. Queste piccole cose, aiutano a migliorare i servizi. Se la redazione di questo giornale passasse queste indicazioni ai gestori dei servizi, farebbe un servizio agli utenti e lettori.

German
German
5 anni fa

Sono un turista argentino. Viaggerò in Italia per un mese. Questa parte del paese è stata la più difficile da programmare, a causa della mancanza di treni. Un mese fa ho avuto tutti gli orari selezionati, ma oggi ho capito che il treno a Reggio di Calabria, in partenza da Taranto alle 13:07, è scomparso.
Ho paura di arrivare in Italia e che nessun orario corrisponde a quello che ho trovato su internet.