Rientro dei fuori sede. Ecco le direttive della Regione Calabria

In relazione al DPCM che da un lato impedisce lo spostamento interregionale ma consente il rientro nelle proprie residenze, domicili ed abitazioni, la presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, ho firmato un’ordinanza che consente solo ai calabresi residenti la possibilità di rientrare in regione, a partire dal prossimo 4 maggio. Chi partirà dovrà comunicarlo preventivamente, compilando attraverso il portale www.emergenzacovid.regione.calabria.it, attivo dal 2 maggio, sulla pagina dedicata alle “prenotazione rientri”, l’apposito modulo, utile al monitoraggio dei rientri.
Una volta rientrati sarà comunque necessario sottoporsi ad isolamento volontario domiciliare di 14 giorni. I dati relativi ai rientri saranno trasmessi al Dipartimento prevenzione dell’ASP di competenza ed al sindaco del comune di residenza. Il Dipartimento di prevenzione valuterà la necessità e/o l’opportunità di effettuare il tampone rinofaringeo. Non sono consentiti al momento rientri presso il domicilio o l’abitazione. Non è consentito il rientro per i residenti nei Comuni identificati attualmente come “zona rossa”.
Per spiegare bene come dovrà essere gestito l’isolamento volontario di coloro i quali rientreranno in Calabria perché residenti, abbiamo scelto le parole del dottor Martino Rizzo, dirigente medico dell’Asp di Cosenza. «Benvenuti ai nostri parenti, amici, fidanzati, fratelli, ecc. Ma lontano da noi, almeno per il periodo di quarantena. Niente abbracci e baci all’arrivo, una bella stanza confortevole dove possono stare, un bagno per loro, pranzo e cena alla calabrese, abbondante e saporita, ma nel vassoio lasciato dietro la porta, ognuno per conto suo. Ci sarà tempo, dopo 14 giorni, per recuperare».
Vincenzo La Camera