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Appello sindaci al Governo. «Siamo in ginocchio. Salvate i nostri borghi». C’e anche San Severino Lucano

Appello sindaci al Governo. «Siamo in ginocchio. Salvate i nostri borghi». C’e anche San Severino Lucano
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Ventotto sindaci di piccoli comuni italiani hanno inoltrato al Governo un accorato appello: “Salvate i gioielli turistici d’Italia, siamo in ginocchio. A rischio la tenuta sociale e il patrimonio culturale”. Tra i firmatari c’è anche il medico Franco Fiore, sindaco del comune di San Severino Lucano (Pz), nel cuore del Parco del Pollino. «Le nostre entrate sono ai minimi, è a rischio la tenuta sociale ed economica dei nostri territori, tanto da minacciare gli stessi servizi essenziali», scrivono i sindaci «Sappiamo già che non troveremo nei nostri bilanci le risorse per far fronte alla riduzione delle entrate di parte corrente, che vanno dal 20% fino al 50% in alcuni casi». «A rischio – aggiungono – è anche la cura del nostro straordinario patrimonio artistico, culturale, monumentale, architettonico, che è patrimonio di tutta Italia».

Tra le altre richieste, i 28 primi cittadini italiani chiedono al Governo la «possibilità di attingere non solo all’avanzo di amministrazione di parte libera e destinata, ma anche a quello vincolato per affrontare con tutti gli strumenti la crisi in atto»; e ancora, «possibilità di trattenere il gettito IMU destinato allo Stato e di stabilire una “soglia di solidarietà” al Fondo per lo sviluppo e la coesione, oltre la quale bloccare il contributo dei singoli comuni» oltre a norme per la pace sociale su affitti commerciali e riduzione della Tari». Chiedono «un fondo speciale che copra, almeno in parte, la riduzione delle entrate direttamente connesse con il turismo» e «per garantire un minimo di liquidità per farci trovare in piedi quando i flussi turistici ripartiranno». E’ questo l’appello “per salvare i gioielli turistici d’Italia”.

«Al Governo, dichiara Franco Fiore, chiediamo di non lasciarci soli. Noi non avremo la possibilità, con i nostri soli bilanci di far fronte alle esigenze, ai bisogni e alle richieste della nostra gente. Siamo pronti ad essere protagonisti di un nuovo turismo più sostenibile, attento e consapevole, accogliente e soprattutto con la massima sicurezza nel rispetto delle norme imposte dal Coronavirus». Insieme a San Severino Lucano hanno firmato l’appello i sindaci lucani di Valsinni e Guardia Perticara e poi: San Gimignano (Siena), Montalcino (Siena), Greve in Chianti (Firenze), Barolo (Cuneo), Barbaresco (Cuneo), Montepulciano (Siena), Pollica (Salerno), Volterra (Pisa), Positano (Salerno), Porto Venere (La Spezia), Amalfi (Salerno), San Vincenzo (Livorno), Pienza (Siena), Portofino (Genova), Otranto (Lecce), Iseo (Brescia), Diamante (Cosenza), Città della Pieve (Perugia), Pula (Cagliari), Cabras (Oristano), Castelsardo (Sassari), Malfa Isola di Salina (Messina), San Vito di Cadore (Belluno), Castiglion dei Pepoli (Bologna), Gibellina (Trapani).

Vincenzo La Camera

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