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Amendolara. Centenario Madonna della Salute. Il ricordo di don Francesco Di Chiara

Amendolara. Centenario Madonna della Salute. Il ricordo di don Francesco Di Chiara
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Seconda tappa della rubrica di accompagnamento alla Santa Messa solenne del Centenario della Madonna della Salute (1920-2020) ad Amendolara Marina. Dopo l’augurio del sacerdote pro-tempore, don Nicola Arcuri, ospitiamo il ricordo di don Francesco Di Chiara, primo sacerdote della parrocchia. Seguiranno i contributi di altri sacerdoti che si sono alternati alla guida della comunità di Amendolara Marina (v.l.c.)

Ringrazio per l’invito rivoltomi. Ricordo, con gratitudine a Dio, gli anni passati ad Amendolara Marina. In questo anno, in cui ricorre il centenario dell’arrivo dell’immagine della Madonna della Salute, sento di rivolgere alla Vergine Maria la preghiera perché ci custodisca tutti dal male. Gli anni vissuti ad Amendolara Marina sono stati per me un’avventura straordinaria. Tanti sono i ricordi impressi nel cuore. Sono stato il primo parroco, con nomina del Vescovo 1 ottobre 1974. Ero prete da pochi mesi, avevo venticinque anni. Quello che ricordo è che mi sono sentito accolto e amato dalla gente e sono diventato una cosa sola con il mio popolo. Papa Francesco parla di pastore con l’odore delle pecore : mi sentivo uno con la gente, le famiglie, i giovani, i bambini; la mia casa era aperta per tutti.

Arrivai in una Parrocchia senza Chiesa, senza casa, senza nulla. Il Signore mi ha dato la forza di non lamentarmi, di non scoraggiarmi, di non giudicare i miei superiori, ma con gioia mi misi al lavoro, aiutato dall’entusiasmo della gente. A quel tempo ad Amendolara Marina non c’era illuminazione pubblica, non c’era rete fognante, le poche stradine erano sterrate. Tante le iniziative in una realta’ non facile. Conservo ancora tante foto delle gite, delle piccole recite fatte con i bambini delle scuole in collaborazione tra le catechiste e le insegnanti, della costruzione della Chiesa.

Un momento importante per la vita di quella comunità era la celebrazione della Festa della Madonna della Salute nell’ultimo sabato di agosto. Ricorrenza tanto sentita sia dalla gente del luogo sia dai tanti villeggianti, che rinviavano la loro partenza a dopo la festa. Vivere la festa, organizzarla era un momento importante di aggregazione fra i giovani e le tante famiglie che abitavano in Marina, ma che provenivano da diversi paesi dell’Alto Ionio. Una scelta importante fu quella di portare la Madonna in mezzo alle case del suo popolo, nel luogo dove la comunità parrocchiale celebrava.  Intorno alla Vergine Maria si cominciava a creare un nucleo di comunità. Oltre alla cura delle celebrazioni liturgiche, si organizzava con pochi mezzi, ma con  tanta fantasia ed entusiasmo, giochi popolari, gare di nuoto, di calcio, la marcia dell’amicizia, serate con gruppi folk, tutto con la partecipazione e l’iniziativa di tanti.

Quando vedo la realtà odierna di Amendolara Marina, sia religiosa che civile, mi si rallegra il cuore. La Madonna della Salute interceda presso Dio perché il popolo di questa comunità possa rimanere sempre saldo nella fede e nella fedeltà alla Chiesa. Anch’io Le rendo grazie per come mi ha sostenuto  nel rimanere fedele al Signore, cosi’ come ringrazio il popolo  amendolarese per l’affetto e la stima che ha conservato nei miei riguardi in tutti questi anni. Vi auguro di celebrare nella letizia, pur con tutte le restrizioni dovute alla pandemia, la festa in onore della Madonna della Salute : la Vergine Maria aiuti l’umanità e tutti noi a ritrovare la salute dell’anima e del corpo.

don Francesco Di Chiara

Vicario Generale Diocesi Cassano allo Ionio

e sacerdote presso la parrocchia “San Nicola di Bari” di Morano Calabro       

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