Plataci. Mamma e figlio positivi al Coronavirus

Il Coronavirus si affaccia anche nella piccola comunità arbereshe di Plataci. Sono due i casi accertati di contagio da Covid-19 e riguardano una donna poco sopra la trentina e suo figlio minorenne, entrambi di origine africane. Mamme e figlie sono giunte a Plataci nei giorni scorsi nell’ambito del progetto Sprar che vede il piccolo borgo dell’Alto Jonio attivo da diversi anni in questo settore dell’accoglienza. Su come e dove le due persone abbiano contratto il virus al momento non si ha nessuna contezza. Sta di fatto che mamma e figlia sono partite dalla Sicilia e come da prassi prima di essere accolte in un centro Sprar si sono dovuti sottoporre a due tamponi che hanno dato esito negativo e sono stati per loro il lascia passare per giungere in Calabria, da come ci conferma lo stesso sindaco di Plataci, Francesco Tursi.
Una volta accolti nell’abitazione di Plataci dove alloggiano le persone che rientrano nel progetto Sprar, sembrerebbe che il bambino abbia avuto qualche sintomo che ha fatto scattare il protocollo sanitario che ha previsto sei tamponi, quattro per gli ospiti e due per gli operatori della struttura. Di questi, sono risultati positivi il bambino con sua madre. Avvisato dall’Asp di Cosenza, che ovviamente è competente per l’attuazione delle procedure sanitarie previste in questi casi, il sindaco Tursi ha emesso due ordinanze di quarantena obbligatoria con sorveglianza attiva, datate 26 settembre, per mamma e figlio che adesso si trovano in isolamento in un’abitazione. Il Comune di Plataci ha provveduto a comunicare all’Asp anche eventuali possibili contatti delle due persone contagiate per permettere all’Azienda Sanitaria Provinciale di avviare il contact tracing.
Al momento mamma e figlio sono in buone condizioni di salute. «La situazione è sotto controllo – commenta il sindaco Francesco Tursi. Di concerto con l’Asp abbiamo immediatamente attivato il protocollo ognuno per le sue competenze». Con i due casi di Plataci, salgono a tre i contagi attuali nell’Alto Jonio Cosentino, con la signora di Trebisacce che, anche se in buone condizioni di salute, non si è ancora negativizzata ufficialmente.
Vincenzo La Camera