Scuole chiuse o scuole aperte? Pasticcio in salsa calabrese

Scuole riaperte o scuole chiuse? Che pasticcio in Calabria! Ieri (lunedì) un provvedimento del Tar aveva sospeso l’ordinanza della Regione Calabria che interrompeva la didattica in presenza sino alla Prima Media dal 16 al 28 novembre, specificando che questa disposizione riguardava soltanto quelle tredici famiglie di Paola che avevano presentato il ricorso. Ricordiamo che dall’ultimo Dpcm, per le zone rosse restano in presenza gli alunni sino alla Prima Media e tutti gli altri a casa, in didattica a distanza. Però la conseguente ordinanza regionale, come detto sopra, aveva sospeso la didattica in presenza anche per gli alunni sino alla Prima Media. Sino all’intervento del Tar.
Oggi però l’ufficio stampa della Giustizia amministrativa, in una nota, precisa che “con il decreto n. 609/2020, depositato ieri, il Tar Calabria ha sospeso l’ordinanza regionale del 14 novembre 2020 con la quale era stata vietata la didattica in presenza nelle scuole di ogni ordine e grado. La sospensione, riguardando un atto generale (un’ordinanza del Presidente f.f. della Regione), ha effetto su tutto il territorio regionale, e riguarda ovviamente la sola parte dell’ordinanza con la quale il divieto è disposto. Si precisa anche che il contenzioso deciso con il decreto cautelare del Tar è stato sollevato da un gruppo di genitori con riguardo alla sola ordinanza regionale, e non ha effetto su altre ordinanze (es. comunali) con le quali – a quanto si apprende dalla stampa – alcuni sindaci di comuni calabresi hanno autonomamente provveduto a vietare la didattica in presenza sul territorio comunale, poiché da nessuno impugnate”.
Da ciò emerge che da domani, in Calabria, si debba tornare alla didattica in presenza così come prevede l’ultimo Dpcm (e cioè sino alla Prima Media), eccetto in quei comuni dove vige un’ordinanza sindacale che ne ordina appunto la chiusura sino a data stabilita dal sindaco firmatario.
v.l.c.