Canna. «Che fine ha fatto il vaccino di mia nonna?»
«Che fine ha fatto il vaccino di mia nonna?». Se lo chiede, ma soprattutto lo chiede a gran voce sua nipote, una ragazza che non riesce a darsi pace su come, ancora oggi e in una situazione di piena emergenza come questa, il sistema possa conservare delle evidenti falle che rischiano di creare non pochi disagi. Siamo a Canna, piccolo borgo dell’entroterra jonico cosentino, dove la nonnina di 88 anni, vaccinata in prima dose il 5 marzo attendeva per questi giorni la seconda che da quanto comunica l’AIFA (Agenzia Italiana del FArmaco) andrebbe somministrata tra i 21 e i 28 giorni. Ebbene, mantenendoci larghi, i giorni a disposizione scadono oggi (2 aprile). La famiglia della signora ha ricevuto però comunicazione dal Comune di Canna che il vaccino per il momento non si farà per mancanza di dosi disponibili. La nonnina seppur residente a Canna, vive a Catanzaro. La sua famiglia, prima di mettersi in auto per raggiungere Canna, ha avuto l’accortezza di contattare il Comune che ha così informato del rinvio del vaccino. In questo modo la signora di 88 anni ha evitato un inutile viaggio.
Purtroppo, da quanto ci conferma anche il sindaco, Paolo Stigliano, questa situazione riguarda numerosi anziani di Canna, quasi tutti. Infatti ad oggi hanno ricevuto la seconda dose di vaccino soltanto 18 persone su 124! Il sindaco è costantemente incollato al telefono per cercare di capire se e quando arriveranno le tanto attese dosi. «Ho già sentito i medici di base che sono pronti a vaccinare anche il giorno di Pasqua – dichiara il sindaco a Paese24 -. Comunque mi hanno assicurato i vertici Asp che, al massimo, subito dopo questi giorni festivi si dovrebbe poter procedere con le secondi dosi». Possibile che nel Terzo Millennio non si riesca ad organizzare un servizio di vaccinazione che preveda l’arrivo delle dosi necessarie al richiamo nei tempi stabiliti? Se lo chiede continuamente, in queste ore, una nipote preoccupata per la vaccinazione di sua nonna. «Che fine fanno queste dosi?».
E ancora, dichiara al nostro giornale: «Da domani che efficacia avrà il vaccino in prima dose che ha fatto mia nonna?». Nessuno sembra saper dare al momento risposte scientifiche attendibili, anche se dalla stessa casa farmaceutica americana trapelano rassicurazioni sulla somministrazione della seconda dose entro e non oltre i 42 giorni. Resta però tutta la «pochezza, approssimazione ed incertezza» con la quale si sta gestendo la distribuzione dei vaccini in Calabria. Intanto nel paesino di Canna, in attesa di ricevere le secondi dosi, la speranza è tutta negli occhi della nonnina più anziana del paese, che alla veneranda età di 103 primavere ha ricevuto entrambe le dosi del vaccino anti Coronavirus.
Vincenzo La Camera