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La Calabria resta in Zona Rossa sino al 21 aprile

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Il presidente facente funzioni della Regione Calabria, Antonino Spirlì, in linea con le disposizioni governative che prevedono dal 7 al 30 aprile soltanto zone rosse e arancioni, firma una ordinanza con la quale stabilisce che la Calabria resti in Zona Rossa sino a mercoledì 21 aprile. Questo per l’aumento dei casi di contagio da Coronavirus registrato negli ultimi giorni e per la conseguente sofferenza delle strutture ospedaliere in termini di posti letto.

LE MISURE Sono vietati gli spostamenti «per far visita ad amici o parenti autosufficienti e, in generale, tutti gli spostamenti verso abitazioni private abitate, diverse dalla propria, non dovuti a motivi di lavoro, necessità o salute o per il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione».

«Le attività didattiche del secondo e terzo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado, nonché le attività didattiche della scuola secondaria di secondo grado – è scritto ancora –, si svolgono esclusivamente in modalità a distanza. Resta sempre garantita la possibilità di svolgere attività in presenza qualora sia necessario l’uso di laboratori o per mantenere una relazione educativa che realizzi l’effettiva inclusione scolastica degli alunni con disabilità e con bisogni educativi speciali».

La Regione Calabria si adegua alle nuove misure nazionali e dunque «resta consentito, in presenza, lo svolgimento dei servizi educativi per l’infanzia di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 65 e dell’attività scolastica e didattica della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e del primo anno di frequenza della scuola secondaria di primo grado». Con l’ordinanza, infine, si raccomanda a tutti i cittadini «di limitare al massimo le occasioni di contatto con persone al di fuori del proprio nucleo abitativo» e si ricorda «che è obbligatorio adottare comportamenti individuali rigorosi e rispettare le misure igienico-sanitarie predisposte relative a distanziamento e uso corretto delle mascherine». (nella foto una deserta via Roma a Castrovillari, nel giorno di Pasqua)

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