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In Calabria vaccinati più “altri” che anziani. La prevedibile gaffe del «Vacciniamo chi passa»

In Calabria vaccinati più “altri” che anziani. La prevedibile gaffe del «Vacciniamo chi passa»
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Come era prevedibile, l’infelice quanto goffo slogan del generale prestato all’emergenza sanitaria Figliuolo “Vacciniamo chi passa”, in Calabria – terra di corruzione e di furbetti – è stato preso praticamente alla lettera ed è così che mentre ancora numerosi over 80 attendono la seconda dose e quasi tutti gli over 70 e buona parte dei soggetti fragili sono alle prese con piattaforme digitali per prenotare una iniezione di AstraZeneca (over 70) e Pfizer/Moderna (fragili), spesso ad oltre 1oo chilometri da casa, capita che se andiamo a spulciare i dati sui vaccinati in Calabria (a parte notare che questa regione è ultima in classifica, ma orma non fa nemmeno più notizia) ci accorgiamo come il maggior numero di vaccinati non sono gli over 80 e nemmeno gli insegnanti, né tanto meno gli operatori sanitari. Ma, addirittura, si trovano sotto l’ambigua voce “altri”.

Ebbene sì, in Calabria, risultano circa 100 mila persone vaccinate che non appartengono alle categorie fragili, degli anziani e quindi più a rischio. Si tratta, per lo più, dei classici “imbucati” che approfittando degli slogan di Figliuolo, della mancanza di controlli, degli scarica barile tra istituzioni, si sono ritrovati – anche a vent’anni – con un vaccino in corpo, dalla sera alla mattina: il più delle volte «perché passavamo di qui ed era avanzata qualche dose». Quelle stesse dosi avanzate che con maggiore attenzione e senso del dovere sarebbero potute finire a migliaia di persone a rischio che ancora attendono questo benedetto vaccino. Sono lontani i tempi in cui tra Natale e Capodanno si festeggiava per l’avvento del magico siero che avrebbe salvato l’umanità.

Ad oggi, in Italia, nemmeno quattro anziani su dieci (parliamo anche di novantenni) hanno ricevuto la vaccinazione in doppia dose. Mentre dopo quattro mesi dai festosi annunci, ci sono ancora tre anziani su dieci che non hanno visto neppure l’ombra di una dose. Ovviamente questa media già pessima, se alcune regioni come il Trentino, l’Emilia Romagna, il Piemonte ed anche la Basilicata la alzano; naturalmente ci pensa la Calabria ad affossarla.

Vincenzo La Camera

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Saverio
Saverio
2 anni fa

Chi è causa del suo mal pianga se stesso.