A Morano slitta la riapertura delle scuole. «Invece degli studenti ci saranno le ruspe»

A Morano Calabro si tornerà tra i banchi il 7 ottobre, a causa dei lavori di riqualificazione che riguardano l’Istituto “V. Severini”. Il sindaco, Nicolò De Bartolo, con propria ordinanza ha, infatti, rimandato l’apertura delle scuole (in Calabria prevista per lunedì 20 settembre), nella modalità “in presenza”, senza l’attivazione della Didattica a Distanza. A storcere il naso, diversi concittadini che hanno espresso il loro disappunto sul ritardo dei lavori a ridosso dell’apertura delle scuole.
Della stessa opinione anche il capogruppo di minoranza MoranoLab, Giannatale Tramaglino. «Sono passati mesi dalla chiusura delle scuole – afferma – ma purtroppo i ragazzi di Morano Calabro rimangono a casa. A tre giorni dall’apertura, non ci saranno gli studenti nell’Istituto “S. Severino”, ma le ruspe. Considerato lo stato dei lavori di demolizione della palestra, ancora in piena attività, ci domandiamo quando sarà possibile rientrare».
«Il diritto allo studio in questo paese – aggiunge Tramagliano – è diventata un’utopia. La cittadinanza è ostaggio della campagna elettorale del sindaco e dei selfie dell’assessore preposto, fregandosi del danno alla cittadinanza. La superficialità, l’incompetenza e la continua ricerca di voti di Nicolò De Bartolo “detto Nico”, candidato per l’ennesima volta alla regione, oggi ha distrutto i diritti e le speranze dell’intera comunità. L’educazione accessibile e di qualità è il primo strumento per la crescita ed emancipazione delle giovani generazioni. Per questo motivazione – conclude il capogruppo di MoranoLab – chiediamo, le immediate dimissioni dell’assessore Sonia Cozza, complice silenziosa del mal governo di questa vergognosa e inutile amministrazione».
Federica Grisolia