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Mondiali, girone C. Esordio choc per l’Argentina. Messi & Co. sorpresi dall’Arabia

Mondiali, girone C. Esordio choc per l’Argentina. Messi & Co. sorpresi dall’Arabia
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di Vincenzo La Camera – Prima sorpresa, e che sorpresa ai Mondiali in Qatar. La favorita Argentina perde all’esordio contro l’Arabia Saudita. Nei primi cinque minuti della ripresa, gli arabi ribaltano il vantaggio di Messi, prima con un diagonale in area ad incrociare di Al-Shehri e poi con un super gol a giro dal limite del numero dieci Al-Dawsari. L’Argentina apparsa un po’ confusionaria, si è gettata in avanti ma senza produrre grossi pericoli. Il più pericoloso è stato Di Maria, proprio dalla sua fascia sono partite le azioni più incisive. Mentre Messi e Lautaro Martinez, ma anche De Paul, hanno fatto molta fatica a trovare gli spazi giusti.

Nella prima partita del girone C, alle ore 11 italiane, l’Argentina ha trovato un’Arabia Saudita che, a differenza delle altre squadre arabe scese in campo sinora come Qatar e Iran, è apparsa subito dinamica, corta in campo e pronta a sfoggiare una tattica del fuorigioco al limite dell’estremo. L’albiceleste passa subito al 10′ con un rigore di Messi che mette a sedere con dolcezza il portiere. Sull’azione del rigore, atterramento ingenuo di Paredes che viene cinturato vistosamente, anche se l’arbitro viene richiamato dal Var che poi conferma. Ma la partita è tutt’altro che facile per una delle favorite alla vittoria del Mondiale, infatti l’Arabia non si disunisce e alza il baricentro; e pur senza creare molte apprensioni tiene testa all’Argentina che si vede annullare due gol a Messi e Martinez al 22′ e 27′ per off side. Nel finale di tempo Di Maria, Papu Gomez e compagni provano a forzare la roccaforte araba ma senza successo. Ad inizio ripresa, fiammata dell’Arabia che sorprende l’Argentina: Al-Shehri trova il varco giusto in area e con un preciso diagonale infila Martinez. E cinque minuti più tardi gli arabi trovano il sorpasso con una perla Al-Dawsari, bravo a costruirsi il tiro, destreggiandosi in area, che si insacca sotto l’incrocio. Nel finale tanti cambi sia per Scaloni che Renard. Ma mentre l’Arabia alza il muro difensivo, i nuovi ingressi per l’Argentina non sono riusciti a dare quella scossa sperata. Infinito recupero, dopo 14′ arriva il fischio finale che condanna l’Argentina ad una pesante sconfitta e che interrompe il record dell’albiceleste di 36 partite senza sconfitte. Alle 17, per lo stesso girone, scendono in campo Messico e Polonia.

ARGENTINA (4-3-3): E. Martinez; Molina, Otamendi, Romero (58′ L. Martinez), Tagliafico (70′ Acuna); De Paul, Paredes (58′ Fernandez), Papu Gomez (58′ Alvarez); Messi, Lautaro Martinez, Di Maria. All. Scaloni

ARABIA SAUDITA (4-2-3-1): Al-Owais; Abdulhamid, Al-Bulayhi, Al-Tambakti, Al-Shahrani (99′ Al Breik); Kanno, Al-Malki; Al-Buraikan (88′ Asiri), Al-Faraj (48′ p.t. Al-Abeid – 88′ Al Amri ), S. Al-Dawsari; Al-Shehri (78′ Al Ghannam). All. Renard

Ammoniti. Al Malki, Al Boleahi, Al Dawsari, Abdulhamid, Al Abed, Al Owais

 

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