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Frascineto diventa “cardioprotetto”. Prevista formazione primo soccorso

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Il Comune di Frascineto, grazie alla donazione di un defibrillatore semiautomatico da parte dei familiari e degli amici di Maria Immacolata La Rocca, diventa un Comune “Cardioprotetto”. Oggi pomeriggio (10 agosto) alle ore 18, a Frascineto, nei pressi del Museo delle Icone e delle tradizioni bizantine, il dispositivo verrà installato e reso operativo in un luogo aperto e ben raggiungibile, inoltre, sarà segnalato in maniera ben visibile da un cartello con la dicitura e il simbolo del defibrillatore DAE. È quanto fa sapere il sindaco Angelo Catapano ringraziando la famiglia La Rocca per questo gesto di partecipazione e senso civico a sostegno della comunità frascinetese.

Con questa donazione e con la formazione di 9 operatori laici residenti nel comune di Frascineto, a cura della Confraternita della Misericordia di Trebisacce, parte il progetto “Salvare una vita si può – in memoria di Maria Immacolata La Rocca”. Da ciò l’Amministrazione avvierà, in collaborazione con l’Associazione Gruppo Soccorso Aquile del Pollino, una prima campagna di informazione e sensibilizzazione della cittadinanza sull’importanza delle tecniche di primo soccorso, diffondendo la consapevolezza che, a volte, bastano 5 minuti per salvare una vita. Non solo. Nicola Nocera, presidente dell’associazione Augustus Vibo Valentia, ha offerto la formazione per altri 10 operatori laici di BLSD e il nuovo corso è previsto per il mese di ottobre 2023. «Naturalmente – sottolinea il sindaco – per tale sensibilizzazione, richiederemo ufficialmente un supporto al Suem 118, alla Confraternita Misericordia di Trebisacce e all’associazione Augustus Vibo Valentia. Nel frattempo ci preme ringraziare il governatore Vincenzo Liguori e il direttore del corso Valentino Pace, perché la Confraternita si è fatta carico delle spese del corso e, quindi, per il Comune è stato a titolo gratuito».

Obiettivo del percorso di sensibilizzazione è quello di tutelare il diritto alla vita di ogni cittadino e lavoratore presente sul territorio. Ogni anno in Italia, infatti, muoiono per arresto cardiaco decine di migliaia di persone, molte delle quali potrebbero essere salvate con una corretta azione di salvataggio che prevede l’utilizzo del defibrillatore. Nel caso dell’arresto cardiaco, il cuore va in fibrillazione e nei primi 5-6 minuti la defibrillazione rappresenta l’unica terapia efficace: la scarica elettrica fa sì che il cuore riparta con un ritmo corretto.

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