Cerchiara, con il risarcimento per le ferriti nasce un centro per la terza età e i più disagiati

Giornata storica, quella di lunedì 6 agosto, per la comunità cerchiarese che, con l’avvio dei lavori del “Centro residenziale per la terza età e le classi disagiate”, si arricchisce di un’importante struttura a sfondo sociale fortemente voluta dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Antonio Carlomagno. L’esecutivo comunale ha pensato di destinare ad un’opera così meritoria i fondi ottenuti dal comune come ristoro compensativo dalla Sindyal S.P.A. a seguito della complessa vicenda che ha riguardato la bonifica della ferrite di zinco, illegalmente e furtivamente interrata nel territorio di Cerchiara. Da un episodio criminoso, dal quale i cittadini di Cerchiara hanno ottenuto solo danni, sta per nascere dunque il fiore della solidarietà e dell’attenzione alle classi più deboli e disagiate.
Alla cerimonia di avvio dei lavori, in via Martiri del Lavoro, oltre al sindaco e agli amministratori, hanno partecipato il vescovo della Diocesi di Cassano Nunzio Galantino e il Vice-Prefetto della Provincia di Cosenza Massimo Mariani.
«Si tratta ha detto il sindaco Carlomagno – di un’opera perseguita con caparbietà, destinata a soddisfare i bisogni umani e sociali degli anziani e dei cittadini soli, a offrire di lavoro e ad educare la comunità all’impegno solidaristico e civile. E’ nostra intenzione – ha proseguito il primo cittadino – dedicare la costruenda struttura a Mahatma Gandhi e Madre Teresa di Calcutta, due grandi ed indimenticabili esempi di amore e di generosità, che hanno dedicato la propria esistenza alla cultura della “non violenza” come sistema di risoluzione di qualsiasi controversia umana».
Le madrine del taglio del nastro sono state la signora Giuseppina Sangineto e la bambina Sara Randelli in una sorta di staffetta generazionale.
Pino La Rocca