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Corigliano, Cgil chiede intervento del Prefetto: «Da quando il Comune è commissariato continua a mancare trasparenza»

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La Cgil incontra il Prefetto di Cosenza per discutere di Corigliano. La spinta che ha portato il segretario generale della Cgil comprensoriale, Angelo Sposato, e il responsabile Cgil area urbana, Vincenzo Casciaro, a parlare con il dottor Raffaele Cannizzaro, è legata alle condizioni della cittadina della Sibaritide, commissariata dallo scorso 19 giugno, a seguito dello scioglimento degli organi elettivi per infiltrazione mafiosa.

Corigliano

«E’ necessario – scrive il sindacato in una nota – che il comune, a distanza di circa nove mesi dall’insediamento della commissione, dia un significato vero e tangibile alla svolta richiesta dal governo nazionale, che è quella di riportare trasparenza e correttezza nelle procedure e negli atti amministrativi, dando un forte segnale di discontinuità rispetto ai metodi imposti dalla precedente amministrazione comunale e pesantemente censurati dalle decisioni assunte dal capo dello Stato con il decreto di scioglimento».

Secondo la Cgil «non si è registrato quel cambiamento vero, da tutti auspicato; gli atti amministrativi non sono comunicati alla città, non c’è il coinvolgimento delle forze politiche e sociali sulle questioni strategiche che interessano la collettività, alcuni comportamenti, rappresentano una sorta di continuità con la precedente disciolta amministrazione, come il fermo di importanti lavori – vedasi palazzo Bianchi, progettazione PISU, gestione del castello e del teatro Valente – o il mantenimento di responsabilità specifiche, tuttora in capo ad alcuni dipendenti comunali che risultano quantomeno intercettati nell’indagine Santa Tecla.

Così come – hanno continuato i rappresentanti sindacali – nessun segnale viene dato al territorio, che continua, così come all’epoca della precedente amministrazione comunale, a essere interessato da buche stradali e disfunzioni manutentive. Al Prefetto, il sindacato ha anche fatto presente che è necessario accelerare il cambiamento, affinché, nei tempi stabiliti dal decreto di scioglimento dello scorso giugno e realizzati gli obiettivi antimafia posti nello stesso decreto, si ritorni al voto per ridare alla città un governo democratico all’insegna della legalità e della trasparenza».

Sono tante le richieste che gli esponenti della sigla sindacale hanno fatto al dottor Cannizzaro per migliorare le sorti di Corigliano. In primis, un sostegno per ultimare i progetti ancora fermi e contemporaneamente avviare una seria lotta all’evasione tributaria recuperando, in particolare, gli oneri concessori ancora non riscossi. In tal senso, la Cgil ha evidenziato al Prefetto le proprie paure per quel che concerne la tenuta dei conti comunali. La Cgil inoltre, ha chiesto a Cannizzaro un coordinamento interforze tra carabinieri, polizia di Stato, guardia di finanza e vigili urbani, in modo da contrastare la dilagante microcriminalità e per restituire serenità e sicurezza ai cittadini, attivando pure i programmi per la videosorveglianza.

Pasqualino Bruno

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