Carceri sovraffolate. Sopralluogo del consigliere regionale Gallo a Castrovillari
Il numero degli “ospiti” degli istituti penitenziari calabresi è quasi il doppio rispetto alla capienza disponibile. La Calabria è la regione nella quale sono detenute complessivamente oltre tremila persone nei 12 penitenziari regionali, che hanno però complessivamente una capienza regolamentare di poco superiore ai 1.800 posti. Tra questi anche il carcere di Castrovillari di contrada “Petrosa” che risulta anch’esso sovraffollato. Tanti infatti sono i detenuti ospitati, troppi rispetto alle capacità della struttura.
E poi molti vuoti nell’organico della Polizia Penitenziaria ed un reparto sanitario che funziona bene ma che va potenziato. Di questa realtà s’è reso conto l’ex sindaco di Cassano Jonio e consigliere regionale dell’UDC, Gianluca Gallo nella sua veste di componente la Commissione consiliare “Sanità e Affari Sociali” al termine di un sopralluogo effettuato presso l’istituto penitenziario castrovillarese accompagnato nella circostanza da Antonio Perri, direttore del distretto sanitario castrovillarese. Accolti dal direttore della casa circondariale, Fedele Rizzo, Gallo e Perri hanno avuto modo di apprezzare lo stato di pulizia e ordine riscontrato nei vari reparti, detentivi e no, oltre che la cortesia e disponibilità del personale di Polizia Penitenziaria, chiamato a fronteggiare una difficile realtà a fronte di 280 detenuti attualmente ospiti dell’istituto.
Quindi, dopo una visita al reparto femminile, che accoglie attualmente venti detenute, tra le quali anche due mamme con i loro bambini, rispettivamente di tre mesi e di tre anni, affidati all’umanità ed alla professionalità del personale dell’istituto, si è passati all’area sanitaria, coordinata da Francesco Montilli ed articolata in dieci diverse branche di specialistica ambulatoriale, con l’ausilio di due psicologi, sei medici di guardia, un capo sala, dodici infermieri professionali. Nelle prossime settimane il reparto sanitario, che sarà dotato a breve di un riunito odontoiatrico e di un ecografo portatile, organizzerà anche un corso di primo soccorso di rianimazione cardiopolmonare. Si lavora però anche per garantire celerità ed efficienza delle operazioni diagnostiche e terapeutiche esterne all’istituto penitenziario.
Leonardo Guerrieri