Alessandria. Frana blocca autobus, disagi per pendolari
A distanza di oltre due mesi dal cedimento della Provinciale 153 non sono stati ancora avviati i lavori di ripristino, per cui Alessandria del Carretto risulta tuttora irraggiungibile da un autobus di proporzioni normali, con gravi difficoltà dei pendolari studenti e lavoratori. Quello del sindaco Vincenzo Gaudio è dunque un vero e proprio grido d’allarme, che non può continuare ad essere inascoltato sia dalla Provincia che deve ripristinare la carreggiata franata, che dall’azienda di autotrasporti Saj che potrebbe dotarsi di un pulman di proporzioni più ridotte in grado di transitare nella viabilità residua. In realtà solo per pochi giorni all’anno Alessandria sale agli onori della cronaca e della ribalta mediatica. Sono i giorni della rinomata “Festa dell’Abete” dei primi di maggio e del grande festival popolare “Radicazioni” che si tiene d’estate. Poi Alessandria, il centro montano più interno e più alto… dell’Alto Jonio ripiomba nel triste ruolo di “Paese dei Dimenticati” a cui lo relega lo storico docu-film del noto regista calabrese Vittorio De Seta.
Si è davvero stancato il sindaco Gaudio di pietire in tutti i modi un intervento risolutore del problema. «Certo – scrive il dottore Gaudio facendo legittimamente la voce grossa – Alessandria non vale Milano e Roma, ma i suoi abitanti non sono figli di un Dio minore e pretendono quindi gli stessi diritti dei passeggeri che si spostano in tutta Italia. Ogni ulteriore ritardo – conclude il primo cittadino molto indignato – non è più giustificabile». In questi giorni il piccolo borgo è stato meta di tanti turisti venuti anche dall’estero per vivere in diretta la festa della “Pita” candidata come bene immateriale dell’Unesco e tanti altri hanno rinunciato a venire per le condizioni pericolose della viabilità. Così come tanti istituti scolastici hanno rinunciato a far visitare ai loro studenti l’Orto Botanico e il Museo del Lupo. «E’ superfluo affermare che come sindaco che non trascura niente per portare all’attenzione delle istituzioni il nostro grave dramma – ha concluso il dottor Gaudio – mi indigno perché ritengo questi ritardi un oltraggio alla dignità delle persone che ci abitano ed a quella di chi tutti i giorni combatte per non far morire una comunità ricca di storia e di valori umani autentici e non negoziabili».
Pino La Rocca