Trebisacce, Centro Sportivo Polivalente una nuova cattedrale nel deserto?
Sarà annoverato tra le tante incompiute che costellano la Calabria anche il Centro sportivo polivalente di Trebisacce (nella foto, visibile anche dalla “Superstrada” Ss 106) già realizzato grazie ad un cospicuo finanziamento di 507mila euro elargito dal Ministero degli Interni nell’ambito del PON Sicurezza denominato “Io gioco le(g)ale”? E’ quello che temono i tanti giovani alla ricerca di strutture sportive dove praticare uno sport attivo e bruciare così le energie superflue piuttosto che impiegarle in attività meno salutistiche e più pericolose, perché l’impianto è già ultimato da molti mesi ma non viene né collaudato, né consegnato perché mancano solo gli allacci agli impianti idrico, fognario ed elettrico e, soprattutto, manca la video-sorveglianza.
Si tratta in pratica di rendere agibile una struttura regolamentare, coperta, climatizzata e con tanto di spogliatoi, che può ospitare partite ufficiali di diverse discipline sportive (pallavolo, basket, tennis, calcio a 5…). Una struttura che può quindi accontentare una vasta gamma di utenza e che aumenterebbe, insieme agli altri impianti già esistenti, la dotazione complessiva di strutture sportive. Da quanto si è appreso l’impresa che ha realizzato l’impianto, la G.F.C. Costruzioni s.r.l. con sede a Pedace (CS), ha realizzato i lavori con un ribasso di circa il 30% che, non essendo stato vincolato dal Comune per il completamento dei lavori, è tornato al Ministero, per cui è ora diventato difficile recuperare il tempo perso a causa delle solite lungaggini della burocrazia. La stessa impresa è tuttora responsabile della tutela di una struttura che, essendo particolarmente vulnerabile perché priva di sistemi di sicurezza, non può essere lasciata incustodita, anche perché sorge in una zona decentrata del paese, per cui il rischio che anche quella diventi l’ennesima cattedrale nel deserto si fa sempre più incombente.
Pino La Rocca