Trebisacce, l’emigrazione in un romanzo con la storia di amicizia tra due ragazze
La presentazione del libro “Per un’ora di nuoto” della piemontese Laura Salvai, promossa dal Rotary Club Trebisacce-Alto Jonio con il patrocinio del Comune di Trebisacce, è stata l’occasione per mettere a fuoco l’eterno problema del nord che si contrappone al sud. Problema somatizzato perfettamente dalla città di Torino, meta sin dal primo dopoguerra di una massiccia immigrazione meridionale accolta con piacere dagli imprenditori, soprattutto quelli della Fiat, ma mal digerita da talune fasce di popolazione indigena. Ha per protagoniste due ragazzine Anna, del nord, e Carmela figlia di genitori trebisaccesi trasferitisi a Torino, che si conoscono in piscina e che, nonostante la diffidenza iniziale, fanno amicizia e attraverso la loro storia l’autrice mette a fuoco il sempre attuale problema nord-sud. Si tratta di un’opera appassionata e profonda che, come ha ben detto la presidente del Rotary Clara Latronico, descrive il tema dell’emigrazione meglio di quanto hanno tentato di fare molti saggi che vi si sono cimentati negli anni.l
«Non so se, per godere al meglio il romanzo di Laura Salvai, – ha detto Clara Latronico, dirigente scolastica in pesnione – sia necessario conoscere l’Italia di quegli anni; quel che so è che, per comprendere a pieno quell’Italia, Per un’ora di nuoto è fondamentale, perché te la fa vedere attraverso gli occhi di una ragazzina sveglia come Carmela che tutto e tutti, condizionati da mille pregiudizi, tendono a mettere in discussione». Alla manifestazione, oltre all’autrice e a Clara Latronico, erano presenti ed hanno dato il loro contributo alla discussione, il sindaco Franco Mundo, la Delegata alla Cultura Caterina Violante, il Delegato per i rapporti con l’Estero Mario Stellato e infine Matias Bossa, Console Italiano in Villa Maria (Argentina).
Pino La Rocca