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Castrovillari, assessore Russo chiarisce sullo Sprar e il Comune pubblica bando

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I beneficiari potrebbero essere ospitati nel centro storico

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E’ stato pubblicato sul sito del Comune di Castrovillari l’avviso pubblico – con scadenza il 29 gennaio – per il progetto Sprar (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati), con cui verrà individuato un soggetto attuatore in grado di offrire supporto al Comune, sia nella fase preliminare in attività di co-progettazione riguardo l’accoglienza integrata di richiedenti asilo e titolari di protezione internazionale e umanitaria, sia nell’organizzazione, gestione ed erogazione dei servizi degli interventi e delle attività previste nel progetto, qualora approvato dal Ministero dell’Interno, per il biennio 2016/2017.

Entro il 14 febbraio 2016, dopo aver ricevuto e analizzato le domande di partecipazione al bando, il Comune potrà fare richiesta dello Sprar al Ministero dell’Interno. A chiarire la posizione del Comune di Castrovillari, l’assessore alle Politiche Sociali Pino Russo, il quale, durante un intervento nella trasmissione targata “Radio Nord Castrovillari” condotta dal giornalista Antonio Laurito, ha precisato, ancora una volta, che questo progetto non graverà sulle casse comunali (Comuni ed Enti locali accedono, nei limiti delle risorse disponibili, al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo ndr). «L’Ente si metterà a disposizione solo in servizi (ad esempio, luoghi di aggregazione, lavoro di impiegati comunali che seguiranno iter procedurali)». «I beneficiari, una ventina (appartenenti a nuclei familiari), – secondo le intenzioni espresse dall’amministratore Russo – verrebbero ospitati in quattro o cinque case nel centro storico, per evitare la “ghettizzazione” in un’unica struttura».

«Tanto rumore per nulla – ha dichiarato l’assessore comunale. A Castrovillari già sono presenti oltre 900 residenti stranieri e comunque non è detto che il progetto venga approvato». Progetto che – ha spiegato, ancora, Pino Russo – rappresenta «anche una forma di tutela del territorio da situazioni di accoglienza fuori dal controllo e dalla programmazione dei servizi dei Comuni, come i Centri di accoglienza straordinaria (Cas) aperti a tutti i migranti». E contro le voci di disappunto che in questi giorni stanno circolando in città e sul web, l’assessore ha ribadito: «La diversità è una ricchezza, una scelta di civiltà».

Federica Grisolia

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