Trebisacce, furto al cimitero. Trafugata statua del valore di 4.000 euro
Trafugata dal cimitero di Trebisacce, in pieno giorno, una statua di marmo alta oltre un metro e del peso di alcuni quintali e raffigurante un angelo appoggiato ad una semi-colonna. Ignoti finora gli autori del furto sacrilego nonostante sia stata sporta regolare denuncia presso la locale stazione dei Carabinieri. Per la verità non è la prima volta che presso il camposanto di Trebisacce si verificano furti di oggetti sacri per mano di ladri, o cleptomani isolati, ma questa volta, per trafugare quella statua, “di marmo bianco, con brunatura color oro, raffigurante – secondo la descrizione – un angelo con le ali, alto circa 120 centimetri, con espressione pensierosa, sistemato su un piedistallo ed appoggiato ad una semi-colonna”, è stata necessaria una pianificazione dell’operazione e ci sono più persone, oltre all’ausilio di un mezzo meccanico che, con ogni probabilità, è entrato nel cimitero da uno dei due cancelli laterali.
Secondo il custode del cimitero, che ha mostrato un evidente taglio della catena di uno dei due cancelli laterali, il furto si sarebbe verificato nel corso dei giorni in cui lui stesso è stato assente perché ricoverato in ospedale per cure urgenti. Di circa 4mila euro il danno commerciale della statua rubata, ma certamente più grave e non quantificabile il danno morale e affettivo patito da una mamma che, inconsolabile, aveva fatto erigere quella statua a perenne ricordo del figlio deceduto in modo tragico alcuni anni orsono. A lei stessa è stata riservata “l’amara sorpresa” di scoprire il furto nel corso di una delle tante visite al cimitero.
Pino La Rocca