Trebisacce. Quando l’etica nello sport è solo a parole. Piccoli atleti «derisi» durante manifestazione

Sempre più spesso capita che gli adulti perdano delle buone occasioni per lasciare degli insegnamenti (a fatti e non a parole) ai più piccoli. Ed è cosi che nella civilissima Trebisacce capita che durante una manifestazione sportiva, alcuni piccoli atleti sul palco vengano derisi in platea da altri ragazzini, anch’essi invitati alla manifestazione in rappresentanza di altri sport. Questo episodio sarebbe accaduto proprio nel corso di un evento, organizzato dal Coni e patrocinato dal Comune, dove gli illustri relatori sul palco hanno intriso i loro interventi di parole come etica, rispetto delle regole e dell’avversario. Questa storia l’ha raccontata a Paese24.it, Guido Valenzano, un giovane che da qualche tempo ha messo in piedi nell’Alto Jonio un’associazione, la “Count-Down”, che si occupa, tra le altre cose, di insegnare a tirare con l’arco.
L’associazione, affiliata UISP (Unione Italiana Sport Per tutti) e iscritta al CONI (Comitato Olimpico Nazionale Italiano) è stata invitata a questa manifestazione ed in chiusura della stessa quattro piccoli arcieri sono saliti sul palco per uno spettacolino dimostrativo. «Durante la performance – ci racconta Valenzano – i miei ragazzi sono stati derisi con epiteti diffamatori e risate. E nessuna delle autorità presenti si è degnata di intervenire per stigmatizzare il gesto, perdendo così una buona occasione di trasformare le chiacchiere sull’etica sportiva fatte in precedenza in gesti concreti».
Valenzano, che è anche pedagogista e quindi conosce le dinamiche comportamentali degli adolescenti, ci racconta come i piccoli arcieri hanno lasciato il palco demoralizzati, tra lo stupore anche dei genitori per l’episodio accaduto, che rappresenta un classico esempio di bullismo. «Perchè è facile deridere 4 ragazzini emozionati ed amanti del loro sport quando si è in branco, al buio e nell’anonimato della platea». Inoltre, «qualche bambino in lacrime mi ha confidato di non voler più partecipare a queste manifestazioni». Nel frattempo il dottor Valenzano ha informato dell’accaduto, con una lettera alla quale ha allegato anche un video dove si noterebbero queste offese gratuite, il Coni nazionale, comprese le delegazioni della provincia di Cosenza e della Calabria. Dell’episodio è stato messo a conoscenza anche l’Uisp Calabria che ha espresso solidarietà alla squadra dei piccoli arcieri. Nel frattempo, la delegata del Coni Point Cosenza, Francesca Stacanti, ha invitato Valenzano e i suoi ragazzi in sede per fare luce sulla vicenda.
Vincenzo La Camera
Se fosse solo questa l’occasione persa! Se ne contano a migliaia da parte di certi adulti nel corpo e piccini nella mente…….
«qualche bambino in lacrime mi ha confidato di non voler più partecipare a queste manifestazioni» … questa è la cosa più brutta ..una vita segnata per sempre…
sarebbe bello se qualche autorità lanciasse una campagna antibullismo partendo proprio da questo episodio e invitando di nuovo i piccoli arcieri ad esibirsi
Salviamo il salvabile non lasciateli soli .