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Quei rumori che disturbano. A Castrovillari un comitato per il diritto alla quiete

Quei rumori che disturbano. A Castrovillari un comitato per il diritto alla quiete
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E’ nato a Castrovillari il Comitato civico per il diritto alla quiete, come principio base di convivenza civile ed esigenza fondamentale della persona. In prima linea, come promotori dell’iniziativa a cui hanno già aderito diverse famiglie, i residenti nelle abitazioni adiacenti al Parco giochi comunale (via Polisportivo), tra cui il dottor Raffaele Cirone, che si è fatto portavoce del «disagio che puntualmente i cittadini vivono durante le manifestazioni estive ad alto o altissimo impatto acustico, costretti così a non poter riposare e a vedersi danneggiata la propria quotidianità».

Il comitato, nato, dunque, dalla volontà di alcuni abitanti che risiedono in zone della città da tempo sofferenti per rumori molesti prodotti in maniera continua o sistematica in molte ore del giorno e della notte, è aperto anche ai residenti in altri quartieri, «perché noi – precisa Cirone – difendiamo un diritto fondamentale che è di tutti».  «Il danno che finora è stato arrecato agli abitanti di queste zone  – continua il cittadino – è gravissimo perché ne sono colpite soprattutto le persone più deboli, come chi è affetto da malattie o vittima di condizioni che rendono indispensabile la quiete e il silenzio. Ma ne vengono danneggiati – indipendentemente dalle condizioni di salute – tutti coloro che vivono nelle adiacenze, costretti a rinunciare a momenti fondamentali della propria quotidianità».

Ciò che chiede il comitato è un incontro immediato con il sindaco, Domenico Lo Polito, per cercare soluzioni prima che arrivi la stagione estiva e trovare il modo per far convivere il divertimento estivo con il diritto alla quiete notturna (e non solo) dei cittadini. Il sentimento condiviso è che «l’agibilità acustica sia un bene comune di cui nessuno può appropriarsi a scapito del prossimo e di cui il Comune deve farsi garante, mentre al contrario – come nel caso del Parco giochi – la stessa Amministrazione diviene addirittura la controparte per conto della quale si organizzano le manifestazioni fonte di sofferenza».

«Il problema denunciato – ci spiega Cirone, che comunque tiene a sottolineare l’importanza della presenza di aree verdi e curate – si trascina da tempo. Si sono formati diversi Comitati nel corso degli anni rivolti alle diverse Amministrazioni succedutesi (nel giugno 2010 ci fu già una raccolta di firme) con il risultato di soluzioni sempre temporanee e limitate ad un arco di tempo breve, mentre la questione torna a riproporsi con drammatica periodicità. Togliere ad una persona il riposo – conclude il cittadino ormai esasperato – è come torturarlo».

Federica Grisolia

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