Castrovillari, con il folklore la danza della pace in ricordo delle vittime di Civita
E’ calato il sipario sulla 33^ Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino, un’edizione, piena di emozioni, di colori ma anche dolore, investita dalla tragedia che ha colpito la vicina Civita con la morte di dieci escursionisti, a cui l’omonima Associazione E.I.F.e il suo patron Antonio Notaro, attraverso la chiusura di tre giorni della kermesse, ha tributato la propria vicinanza alle vittime e ai familiari. Vicinanza espressa anche attraverso la danza, la musica e la preghiera in un unico abbraccio, un’unica voce, quella del “Popolo del Festival”. Così come si è emozionata Doris Cosma, coopresentatrice insieme al direttore artistico, che nella sua terra, la Romania, organizza il festival a cui quest’anno ha partecipato il Gruppo castrovillarese di Notaro.
In oltre sei mila si sono ritrovati ieri sera (giovedì), in Piazza Municipio, in questa sorta di viaggio intorno al mondo con la presenza dei gruppi provenienti dall’Africa, Polonia, Messico, Corea del Sud, Francia, Martinica, Ecuador e naturalmente Italia, con “Città di Castrovillari” e Pro Loco.
Dopo la parata iniziale, con la consueta coreografia di Tilde Nocera, sul palco le esibizioni di tutti i gruppi. Ad aprire la serata, a cui hanno portato il saluto, il sindaco di Castrovillari, Mimmo Lo Polito, il presidente del Consiglio comunale, Piero Vico, quello della Pro Loco Cittadina, Eugenio Iannelli, e della F.I.T.P. regionale, Marcello Perrone, le danze tipiche della provincia di Bourbonnais, a nord della Francia, e quelle dell’Auvergnea sud, con il gruppo “La Bourrée Gannatoise” di Gannat.
A seguire, la cultura della città di Cayambe (Ecuador), con il gruppo “Cuniburo cultural”, che ha diffuso allegria e la gioia di vivere proprie del popolo ecuadoreño. Cambio di scena e cambio d’abito per il direttore Notaro che ha vestito quelli di musicista accompagnando il suo gruppo “Città di Castrovillari”.
Il viaggio si è poi spostato nell’Asia orientale con la Corea del Sud, con i ritmi, la leggiadria e le movenze delle danzatrici dell’Università femminile di Seoul. Ed ancora, una carrellata di colori, musica, danza e tradizioni, riti e usanze, miti e leggende del popolo Messico che si sono fuse con la cultura e le tradizioni calabresi del Gruppo della Pro Loco di Castrovillari; per passare al ritmo, la melodia, il predominio delle percussioni tipiche delle Isole delle Antille con il gruppo della Martinica. Un mix di danze tra l’Africa e l’Europa a formare un “complesso sincretismo fra schiavi e padroni e fra padroni e schiavi”.
A chiudere la 33^ Estate Internazionale del Folklore e del Parco del Pollino, la danza popolare contadina delle regioni baltiche della Polonia o dell’antica Prussia.
Federica Grisolia