San Francesco di Sales. Vescovo ai giornalisti: «Amate le storie che raccontate»
«Quale migliore augurio posso rivolgervi se non quello di essere giornalisti con l’asterisco? Usate gli asterischi nella vostra professione. Cospargete di segni d’attenzione e di amore le storie, le persone, i volti che fate oggetto dei vostri racconti. Fate che nessuna notizia sia una “semplice” notizia, che nessun fatto sia un “semplice” fatto. Scrivete notizie, narrate fatti. Innamoratevi dell’unicità dei frammenti di vita di cui vi occupate e fate che il loro significato sia il risultato di un rapporto vero che stabilite con essi». Si rivolge così ai giornalisti, il vescovo di Cassano all’Ionio, monsignor Francesco Savino, oggi (24 gennaio), nel giorno in cui si festeggia il patrono, San Francesco di Sales.
Possiamo accontentarci dei fatti? Possiamo davvero credere di aver esaurito il nostro compito di verità, enunciando i fatti? Si chiede il presule. «L’espediente che vorrei utilizzare è proporvi di affiancare alla vostra etica professionale anche una carità professionale, per amare le persone e le storie che attraverso la vostra professione incontrate».
«Amare le storie e i volti che vi viene chiesto di raccontare non significa essere degli ingenui, degli illusi, dei velleitari. Non significa misconoscere le difficoltà, le crisi, le brutture che punteggiano la realtà nella quale viviamo. Al contrario – conclude il vescovo – vi è la necessità di innamorarsi della realtà che si vuole raccontare, per poterla raccontare veramente. Necessità che nasce dal cuore, contro tutto e tutti, contro una vulgata che ti dice di diffidare, nell’ordine, della stampa, della politica, dell’Unione Europea. Che amore coraggioso!».
Federica Grisolia