Redazione Paese24.it

Storia di integrazione vera a Trebisacce. Studenti cattolici e musulmani realizzano il presepe più bello

Storia di integrazione vera a Trebisacce. Studenti cattolici e musulmani realizzano il presepe più bello
Diminuisci Risoluzione Aumenta Risoluzione Dimensioni testo Stampa
Print Friendly, PDF & Email

Una bella storia di integrazione all’Istituto Professionale “Aletti” di Trebisacce, diretto dalla Dirigente Scolastica Marilena Viggiano. Un’integrazione vera, dettata dalla spontaneità e dalla sincerità dei giovanissimi e quindi scevra da ogni strumentalizzazione dei più grandi che in questi anni hanno fatto dell’accoglienza, spesso e volentieri, uno strumento politico e di business. E mentre nello Stivale infiammano le polemiche sul crocifisso nelle aule o sulle recite di Natale che andrebbero a ledere la sensibilità degli alunni di un Credo differente; ecco che in una classe dell’Istituto IIS-IPSIA-ITI, avviene un piccolo miracolo, di quelli che forse solo a Natale si possono realizzare.

L’istituto ha deciso di partecipare al tradizionale concorso indetto dalla locale sezione della Fidapa (Federazione Italiana Donne Arti Professioni Affari) sulla Natività, una mostra di presepi artigianali. I ragazzi della classe 5C, corso Manutenzione e Assistenza Tecnica si sono subito messi all’opera sotto la guida dei docenti Franco Cirò e Francesco Lauria; affiancati dai compagni di scuola del Gruppo Inclusione: una ventina di ragazzi tra cui quattro studenti di origine marocchina. La riproduzione del posto dove la Vergine Maria ha concepito Gesù Bambino, Il Signore dei cieli e della terra, è divenuto come per magia luogo simbolo di integrazione: i ragazzi musulmani, quindi di religione islamica, hanno lavorato gomito a gomito con i compagni di classe di religione cattolica, senza pregiudizio alcuno, senza quei muri ideologici che i grandi sono bravi a costruire.

E’ nata così una sinergia e unità di intenti che ha portato alla realizzazione di un bellissimo presepe, dal titolo “Natività Green” (nelle foto), come ci racconta il referente del progetto, il professor Michele Lacanna (nella foto con la preside Viggiano), coadiuvato dai suoi colleghi insegnanti di sostegno del Gruppo Inclusione, Milena Magnano, Isabella Vitola, Maria Filomena, Donatella Magnelli, Emilia Curia, Salvatore Noia e dal tecnico di laboratorio, Giuseppe Bellino, che hanno diretto i ragazzi.

“Natività Green” perché per la realizzazione del presepe sono stati usati materiali di riciclo come i tappi di sughero per fare i personaggi, cassette delle frutta, brandelli di stoffa, etc… Inoltre i personaggi non sono statici ma in movimento grazie agli automatismi messi a punto dagli studenti della 5C mediante appositi motorini. La Giuria Popolare del Premio non ha avuto dubbi e con 457 voti ha decretato la “Natività Green” dell’Istituto Aletti il presepe più bello. Ma la vittoria da conservare e da tramandare resta il messaggio di integrazione tra ragazzi, che pur adorando un Dio differente, si sono ritrovati davanti alla grotta di Betlemme nel segno della pace e della fratellanza tra i popoli.

Vincenzo La Camera

Condividilo Subito
Subscribe
Notificami
guest

2 Commenti
Oldest
Newest Most Voted
Inline Feedbacks
View all comments
Marilena Viggiano
Marilena Viggiano
5 anni fa

Essere giornalista significa leggere la realtà e coglierne l’essenza e tu hai la sensibilità pe percepirla e la competenza per descriverla.Grazie.

Domenico
Domenico
5 anni fa

Quando c’è sinergia, quando cadono gli steccati, si possono realizzare grandi cose. E’ il caso del presepe in questione, un vero esempio di autentica integrazione.