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Trovato senza vita il bimbo disperso a Metaponto

Trovato senza vita il bimbo disperso a Metaponto
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E’ stato trovato morto, ai margini del Fiume Bradano, a Metaponto di Bernalda (Mt), il piccolo Diego, il bimbo di 3 anni di cui si erano perse le tracce nella mattinata di ieri venerdì 27 marzo. Stava giocando in casa e si è allontanato. Appena i genitori si sono accorti che il bimbo non era in casa, hanno subito dato l’allarme e intorno alle 11.00 sono subito scattate le ricerche che si sono protratte per tutta la giornata di ieri e anche nel corso della nottata. Sono state ore di angoscia e di preoccupazione su tutto il territorio lucano e calabrese che si affaccia sullo Jonio. Solo all’alba di questa mattina, dopo affannose ricerche, i Carabinieri lo hanno ritrovato senza vita ai margini del fiume Bradano che attraversa il territorio di Bernalda.

Alle ricerche che, seguendo alcune tracce si sono concentrate lungo gli argini del fiume fino alla sua foce, oltre ai Carabinieri di Bernalda e del Comando Compagnia di Policoro hanno partecipato gli specialisti fluviali dei Vigili del Fuoco, i cani “molecolari” del Centro Cinofili di Firenze, i droni, le Forze di Polizia e tantissimi volontari. Nel frattempo tutta l’area veniva sorvolata dall’elicottero dei Vigili del Fuoco. Ieri sera sia il sito web di “Chi l’ha visto” che la trasmissione “Quarto grado” si erano occupati del caso: questo bambino, di appena 3 anni, scomparso ieri mattina dall’abitazione di Contrada Marinella nel Comune di Bernalda, una località rurale che sorge nei pressi del fiume Bradano. Inutile descrivere lo strazio dei genitori, imprenditori agricoli, che hanno partecipato in modo diretto alla ricerca del loro bimbo. Le Forze dell’Ordine hanno avviato le indagini per ricostruire la vicenda.

Pino La Rocca

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Domenico
Domenico
4 anni fa

E come quando si dice: piove sul bagnato. Questa notizia proprio non ci voleva. In questo periodo siamo troppo pieni di brutte notizie che quasi non c’è posto per riceverne altre. Ma questa ci tocca troppo il cuore perchè trattasi di un bambino, che aveva la sola colpa di giocare. Non ci resta che pregare.