San Marco Argentano, villa comunale intitolata al Generale Dalla Chiesa

Proprio in questi giorni il Generale dei Carabinieri Carlo Alberto Dalla Chiesa avrebbe compiuto gli anni, 92 per l’esattezza, ma 31 anni fa la mafia lo ritenne troppo scomodo e lo uccise insieme alla giovane moglie, Emanuela Setti Carraro, e all’agente di scorta, Domenico Russo, in via Isidoro Carini a Palermo. La cittadina di San Marco Argentano lo ha ricordato, giovedì, con una cerimonia di intitolazione della villa comunale. Erano presenti autorità civili, militari, religiose e gli alunni delle scuole. Per il tenente colonnello Vincenzo Franzese, comandante del Reparto operativo provinciale di Cosenza: “Lo Stato ha bisogno di eroi, ma non sono gli eroi che favoriscono la formazione della legalità, ma sono i comportamenti di tutti i giorni a farlo. Il generale Dalla Chiesa non ha scelto di essere un eroe. Lo è diventato, perché è rimasto sempre coerente ai propri valori e ai propri ideali”. Per il Sindaco Alberto Termine: “Oggi tutti noi con l’intitolazione di questa villa comunale vogliamo onorare la sua memoria”. L’Assessore Domenico Diodato si è rivolto ai giovani: “Cari giovani dovete partecipare attivamente alla vita politica, alla vita sociale del paese. Dobbiamo difendere a denti stretti i valori di libertà, di democrazia,di legalità ”. Prima della benedezione della targa e dell’omelia di rito è intervenuto il Vicario del Vescovo Don Emilio Servidio che ha detto rivolgendosi ai giovani: “Quando passerete di qui ricordatevi del segnale che questa targa contiene. La mafia ha più paura della scuola che dei giudici”.
Rosanna Angiulli