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Elezioni Trebisacce, spuntano i primi nomi. Centrosinistra candida Franco Mundo

Elezioni Trebisacce, spuntano i primi nomi. Centrosinistra candida Franco Mundo
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Siamo ormai a meno di un mese dalla presentazione delle liste in vista delle Amministrative del 6/7 maggio e, dopo il lungo chiacchiericcio, spuntano i primi nomi. Infatti manca solo la formalità della comunicazione ufficiale ma per la corsa al palazzo c’è già il primo nome ufficiale: è quello indicato dal centrosinistra nella persona di Franco Mundo, consigliere provinciale socialista, di professione avvocato, nipote dell’ex on. Antonio Mundo a lungo sindaco della cittadina jonica. La sua candidatura sarebbe stata prima concordata a Cosenza e poi sottoscritta in sede sabato scorso 3 marzo da quattro dei 5 partiti che hanno deciso di formare la coalizione.

L’accordo, secondo voci molto attendibili, sarebbe stato sottoscritto dal segretario Luciano Regino per il PD, dall’ex capogruppo Rocco Soldato per il PSI, dal segretario Giampaolo Schiumerini per Sel e dal segretario Nicola Aloia per IDV. Solo Rifondazione Comunista, che ha comunque partecipato al summit, si sarebbe presa qualche giorno di tempo.

Muso lungo ovviamente da parte di quanti, iscritti e simpatizzanti del PD, avevano invocato una pausa di riflessione prima di accettare le condizioni poste da altri partiti. Oltre al candidato a sindaco l’accordo avrebbe altri 3 punti fermi: un centrosinistra coeso e aperto alla società civile per fronteggiare la ben nota anti-politica del momento; un programma tracciato per somme linee su cui dovrà poi lavorare un’apposita commissione e, infine un rinnovamento radicale dei quadri per dare l’impressione alla gente che effettivamente si vuole voltare pagina.

Franco Mundo

Nel centrodestra c’è grande fermento intorno al candidato a sindaco che, secondo le solite indiscrezioni, dovrebbe essere Pino Sposato, originario di Acri ma residente a Trebisacce da una vita, imprenditore privato e già presidente del Rotary “Alto Jonio”, che dovrebbe guidare una lista definita “civica”, aperta quindi alla società civile ma che avrebbe la sua spina dorsale nel PDL, nell’UDC e forse anche in FLI. Su questo versante si tratta però solo di indiscrezioni perché anche nel centrodestra c’è il problema del dichiarato rinnovamento che fa un po’ a cazzotti con la presenza di numerosi rappresentanti dell’esecutivo uscente che farebbero a gara per essere ancora in lista.

A questo punto si delineano dunque due schieramenti ma la situazione complessiva è in forte evoluzione e non si può escludere al momento che della partita possano far parte altre liste: una di queste potrebbe essere quella dell’ex sindaco Mariano Bianchi che, rifiutando legittimamente il ruolo di capro espiatorio e quindi la responsabilità di essere stato l’artefice del fallimento, intenderebbe giocare il secondo tempo della sua partita alla guida del comune. Ma ci sono in campo anche altri concorrenti che, non sentendosi rappresentati ed in conflitto con i partiti di riferimento, hanno da giocare le proprie carte. Si parla, per esempio, di una lista al femminile, in grado di ritagliare per le donne quello spazio che finora è stato quasi sempre appannaggio dei soli maschi.

Pino La Rocca

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