La “Rondine” saluta la Calabria. Voci di pace per un futuro migliore
Trenta motivi per cambiare il mondo, trenta giovani che hanno scelto Rondine per farlo. Così si sono presentati al pubblico di Reggio Calabria gli studenti della Cittadella della Pace raccontando con una frase il senso della loro scelta. Sullo sfondo dello splendido scenario dell’Anfiteatro Arena dello Stretto si è conclusa la manifestazione Le Piazze di Maggio, l’intensa due giorni promossa in collaborazione del Servizio Nazionale della Conferenza Episcopale Italiana per il progetto Culturale.
La manifestazione artistico-culturale ha portato l’Associazione proveniente dal piccolo borgo in provincia di Arezzo, ad attraversare in lungo e in largo tutta la Calabria per portare la voce di giovani che vengono da luoghi di conflitto in una terra che sperimenta a sua volta il conflitto ogni giorno: dalla conferenza presso l’Università di Cosenza, fino alla visita alle diocesi calabre, passando per gli incontri con le scuole superiori e infine è arrivato anche l’abbraccio con la piazza.
Una piazza che ha vibrato delle intense emozioni portate dai giovani dello Studentato Internazionale, che hanno portato il proprio dolore e le proprie vittorie, dall’esperienza della guerra, fino alla scelta della pace attraverso il difficile percorso che a Rondine li ha portati a vedere la persona dietro il nemico. Alcuni di loro, oggi, sono pronti a tornare nei loro Paesi per essere i leader di domani, per continuare a diffondere il messaggio di Rondine. Elmira azera, Sabina russa, Noham israeliano, Tamara osseta: questi studenti ormai alla fine del loro percorso hanno scelto la Calabria per celebrare il momento per loro più importante la cerimonia delle Rondini d’Oro.
E’ stato colui che ha dato vita a questo sogno a consegnare il prestigioso emblema, Franco Vaccari presidente e fondatore della Cittadella della Pace dopo avere ringraziato il vescovo di Reggio Calabria Mons. Vittorio Mondello e la comunità dei Frati Francescani Minori della Calabria che hanno curato l’organizzazione dell’evento: “Non esistono rondini rosse tranne che a Rondine, e ora queste rondini sono pronte per tonare a casa e comunicare al mondo che si può cambiare, che si può rovesciare la logica dell’odio della vendetta – un momento intimo che la Cittadella ha voluto condividere con la calorosa platea di Reggio – Qui si creano legami profondi. Rondine è anche incontrarsi abbracciarsi e poi lasciasi, ma qui nasce la cosa più bella al mondo, l’amicizia, la forza che tiene il mondo unito e lasciandolo libero”.
Elmira è stata la prima a ricevere la Rondine d’Oro:”Ho incontrato Rondine a maggio due anni fa, Non l’ho cercata ma mi ha trovato e mi ha cambiato la vita. Allora ho incontrato il mio nemico, l’ho guardato con occhi pieni di odio e non avrei mai detto che sarebbe cambiato qualcosa e non avrei voluto cambiare nulla di me. Oggi quell’odio è sparito e oggi si apre un futuro nuovo, inizia una vita nuova, e quest’oro che luccica lo porterò con me per tutta la vita”.
Anche per Sabina sono passati due anni dal suo arrivo a Rondine e ricorda la difficoltà di quei giorni: “Ci guardavamo con curiosità, eravamo diversi ma tutti noi avevamo una cosa in comune, la voglia di cercare la pace.
Rondine è stata una scuola di vita, ho imparato a costruire la fiducia, a dare rispetto, a dare la mano al mio nemico e ho capito che per cambiare il mondo dobbiamo cambiare noi stessi”.
Ricordi carichi di emozioni che rimangono nel cuore e danno la forza per guardare avanti “ Ora sono pronto a volare – ha commentato Noham – perché ora so vedere la realtà sotto diverse prospettive come quando si vola. Quando si vola si è liberi, si può attraversare ogni confine ma soprattutto quando si vola, da lontano, tutti gli esseri umani sembrano come sono, cioè, uguali”.
“Quando sono partita per venire a Rondine la difficoltà più grande è stata lasciare la casa, la famiglia. – queste le parole con cui Tamara ha invece salutato i suoi amici – Oggi provo la stessa emozione perché loro ormai sono la mia famiglia sono orgogliosa di far parte di questo grande sogno!”.
La cerimonia delle Rondini d’Oro si è svolta all’interno di un evento di animazione che ha visto esibirsi il gruppo Saving Rock trainato dal leader carismatico Fra Gaetano Pantisano. Un vero concerto pop-rock con momenti di riflessione che ha creato un’atmosfera unica e un forte coinvolgimento del pubblico calabrese che ancora una volta ha saputo cogliere l’anima più profonda di Rondine dimostrando un calore e un’accoglienza senza pari.