Roseto apre “stagione incendi”. In fiamme intero bosco, minacciate case. Anziana portata in salvo
Con l’arrivo della stagione estiva, sale l’allerta per il pericolo degli incendi. Questo pomeriggio (mercoledì) una imponente lingua di fuoco sta devastando l’entroterra di Roseto Capo Spulico, minacciando numerose abitazioni e distruggendo terreni coltivati e frutteti. Ad una prima disamina, pare che l’incendio sia partito in località Borgo Roseto, nei pressi dell’omonimo villaggio residenziale dove vivono abitualmente alcune famiglie. Da lì le fiamme si sono propagate in direzione nord-ovest, intaccando pericolosamente i terreni e le abitazioni site in Località Piano Rotondo, Carbonella e il Canale Manca della Castagna, che divide la borgata marina dal centro storico.
Le fiamme hanno preso ad ardere intorno alle 13. Il fuoco, sospinto dal vento, ha distrutto una vasta area di macchia mediterranea, tra cui il lussureggiante bosco di pini, autentico polmone verde di Roseto, che sorge a ridosso del paese, minacciando da vicino il centro abitato e interessando un’abitazione rurale abitata da una vecchietta che è stata a stento portata in salvo.
In questo momento si sta lavorando per impedire alle fiamme di lambire l’abitato del centro storico, un compito non facile vista l’impervietà della zona interessata e il forte vento che accelera il propagarsi delle fiamme. Intervenuti sul posto il sindaco Franco Durso e l’Assessore alle Politiche Agricole Giuseppe Nigro, i Carabinieri della Stazione di Roseto, agli ordini del maresciallo Marco Carafa, gli uomini dei vigili del fuoco di Rossano, la Protezione Civile di Nova Siri, nonchè uomini e mezzi del coordinamento del CFS di Oriolo prontamente dirottati sull’incendio dal sindaco Franco Colotta, oltre ai tantissimi agricoltori che da ore si stanno prodigando per spegnere le fiamme. Resta ancora da chiarire se l’incendio abbia avuto un’origine dolosa, ma di certo, in circostanze come queste, la mano dell’uomo fa sempre la sua parte.
In questi casi diventa infatti essenziale l’impiego dei Canadair che, stando ai soliti ritardi biblici della Regione, forse sono ancora in attesa di manutenzione. E intanto il fuoco comincia a farla da padrone, iniziando come al solito dal martoriato Alto Jonio.
Pino La Rocca – Giovanni Pirillo
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