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Albidona-Rende, firmata la fusione tra le banche di Credito Cooperativo Jonio e Mediocrati

Albidona-Rende, firmata la fusione tra le banche di Credito Cooperativo Jonio e Mediocrati
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Il momento della firma a Rende

Il momento della firma a Rende

La BCC dello Jonio – Albidona dal 1^ settembre sarà incorporata nella BCC Mediocrati. Una fusione tra le due Banche di Credito Cooperativo che già era nell’aria (così come anticipato dal nostro giornale ad aprile scorso) e che è stata formalizzata ieri (venerdì) presso il centro direzionale della BCC Mediocrati a Rende (Cs).

La fusione, deliberata dalle assemblee delle due banche è stata firmata ieri dal presidente BCC Mediocrati Nicola Paldino e dal presidente BCC dello Jonio Michele Aurelio, al cospetto del notaio Leucio Gisonna, del direttore generale Pietro Sena, del vice direttore generale Francesco Intrieri, di dirigenti e funzionari della Banca.

L’operazione comporta l’assorbimento dei dipendenti della Banca jonica da parte di quella del Mediocrati con il relativo trasferimento degli 860 soci. La nuova banca conterà così 5472 soci. Le filiali sul territorio jonico resteranno Albidona, Amendolara, Rocca Imperiale e Nova Siri (Mt).

L'ex sede della Direzione Generale BCC dello Jonio ad Amendolara Marina, dal 1^ settembre filiale della BCC Mediocrati

L’ex sede della Direzione Generale BCC dello Jonio ad Amendolara Marina, dal 1^ settembre filiale della BCC Mediocrati

Al nuovo Consiglio d’Amministrazione, presieduto da Nicola Paldino, si aggiungeranno Michele Aurelio, Giuseppe Ferraro e Pasquale Antonio Stamato, consiglieri eletti dall’assemblea della BCC dello Jonio. «La perdita dell’autonomia della nostra banca – aveva dichiarato tempo fa l’ex presidente del CdA della BCC dello Jonio, Aurelio – sarà un’operazione necessaria per continuare a svolgere un ruolo di servizio in un territorio dove i grandi istituti di credito non investono». Aurelio aveva anche assicurato a suo tempo che nessun dipendente risulterà in esubero (anzi, ad Amendolara potrebbe anche aumentare il personale di sportello) e che le quattro sedi dell’Alto Jonio continueranno non solo ad offrire gli stessi servizi, ma ne garantiranno dei nuovi.

Vincenzo La Camera

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