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Roseto, rapina gioielleria. Il Comune chiama il Prefetto.

Roseto, rapina gioielleria. Il Comune chiama il Prefetto.
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L'ingresso della gioielleria

L’ingresso della gioielleria

Continuano senza  sosta da parte dei carabinieri di Roseto, agli ordini del Maresciallo Marco Carafa, le ricerche dei quattro rapinatori che ieri pomeriggio (Mercoledì) hanno compiuto una rapina a mano armata ai danni di una gioielleria del centro storico di Roseto Capo Spulico. I malviventi hanno fatto irruzione nell’esercizio commerciale ed uno di loro ha minacciato con una pistola il giovane proprietario, S.M, intimandogli di aprire una cassaforte, richiesta non assecondata dal titolare poichè sprovvisto in quel momento delle chiavi. I ladri, a questo punto, si sono impossessati di qualche oggetto di valore e sono fuggiti a piedi per i vicoli del centro storico. Il giovane gioielliere, dopo essersi liberato dei legacci che lo imprigionavano con l’aiuto delle persone che affollavano la vicina piazza, ha immediatamente allertato le forze dell’ordine, che in pochi minuti si sono mobilitati per cercare di bloccare i malviventi, istituendo posti di blocco nelle possibili vie di fuga e setacciando tutti i villaggi turistici. Purtroppo questo non è il primo caso di cronaca che riguarda la piccola gioielleria del borgo rosetano: già un anno e mezzo fa, infatti, il negozio di preziosi venne svaligiato dai ladri, i quali hanno fatto irruzione nel locale e hanno portato via gioielli e oggetti di valore.

In merito a questa vicenda, ai numerosi episodi di furti ai danni di appartamenti e attività commerciali registrati negli ultimi mesi, e in particolare della crescita esponenziale di questo fenomeno negli ultimi giorni, scende in campo anche l’Amministrazione Comunale, per dare forza a quel grido di esasperazione proveniente dalla cittadinanza, chiedendo un incontro urgente con il Prefetto di Cosenza, Dott. Gianfranco Tomao. Il Vicesindaco di Roseto, Avv. Rosanna Mazzia, nella lettera indirizzata al Capo della Prefettura descrive il quadro di allarme sociale che si sta diffondendo nella popolazione e pone all’attenzione del prefetto, e per suo tramite alla autorità competenti, la necessità di potenziare l’organico della locale caserma dei carabinieri, composta ad oggi da sole sette unità e che deve servire anche i comuni di Amendolara e Castroregio, e il potenziamento del sistema di videosorveglianza del Ministero dell’Interno, composto da sole 5 telecamere, e il riposizionamento di quelle esistenti in punti più strategici per il controllo del territorio.

Giovanni Pirillo

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