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Trebisacce, le vittime della Ss 106. “Chi è stato?”

Trebisacce, le vittime della Ss 106. “Chi è stato?”
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Chi e Stato«Somiglia a un cimitero… coperta da mille fiori sbiaditi… Storie annerite dal tempo…». Questi i versi di una poesia di Caterina Petrone dedicata alla S.S. 106 Jonica tristemente nota come “strada della morte” con cui si sono aperti i lavori di un incontro tematico, organizzato dall’associazione “Passaggi” fondata dalla professoressa Caterina De Nardi per presentare e far conoscere anche nell’Alto Jonio il libro dal titolo “Chi è Stato?”, scritto da Fabio Pugliese e interamente dedicato alla irrisolta questione della S.S. 106. Un autentico “serial killer”, questa che, come scrive Pugliese nel suo libro, lungo i 491 Km. del suo tracciato, solo dal 2001 ad oggi ha mietuto ben 353 morti. Dopo l’introduzione della professoressa De Nardi la parola è passata al professore Piero De Vita nelle vesti di operatore culturale ma anche come sfortunato protagonista di un grave incidente che ha tolto all’affetto dei suoi cari un fratello e la cognata e lasciati orfani due figli. De Vita, visibilmente commosso, ha parlato a nome dei tantissimi familiari delle vittime della strada, lasciati soli dallo Stato sia nel momento del dolore sia dopo ed ha sottolineato i pericoli della 106, una lunga striscia nera costellata di croci, che scorre parallela ai due rami secchi e avvizziti della ferrovia jonica. «I fiori collocati ai bordi della strada appassiscono e moiono, – ha ammonito Piero De Vita invocando un task-force a supporto degli indifesi familiari – ma il sangue delle vittime penetra nella nuda terra e soprattutto restano lesioni inguaribili nel cuore dei familiari». E’ stata quindi la volta dello scrittore Francesco Mangone, che ha illustrato l’aspetto “tecnico” del libro, un “racconto lungo”, frutto di grande passione civile.

E’ quindi intervenuto il sindaco Francesco Mundo, anche lui ferito in prima persona dalla “strada della morte”, il quale ha evidenziato come l’autore del libro già nel titolo ponga una domanda provocatoria, ma allo stesso tempo anticipi una risposta altrettanto inquietante. Ha quindi ricordato lo sforzo che si sta compiendo per far correggere il progetto della nuova 106 per cercare di coniugare sicurezza e rispetto dell’ambiente. A seguire è intervenuto il sindaco di Alessandria Vincenzo Gaudio che ha ricordato le disastrate condizioni della viabilità interna e suggerito “la via del mare” come alternativa al sempre più debordante trasporto su gomma. Ha concluso i lavori, con la solita lucidità e tanto “pathos”, l’autore Fabio Pugliese che ha illustrato, con dovizia di dati frutto di una tenace ricerca, tutti i capitoli del libro, chiamando per nome, a uno a uno, gli ultimi martiri della S.S. 106 e concludendo con «l’augurio che il 3° Megalotto possa coincidere con l’adeguamento complessivo della 106 e una nuova stagione di rinascita per una regione che rappresenta sempre di più il fanalino di coda dell’Europa….».

Pino La Rocca

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