Corigliano ricorda la giovane Fabiana Luzzi a un anno dalla morte
Tanta partecipazione al corteo nella mattinata di sabato 24 maggio 2014, con a capo i gonfaloni del comune di Corigliano Calabro e della Provincia di Cosenza, per ricordare, a distanza di un anno, la sedicenne Fabiana Luzzi uccisa barbaramente e bruciata ancora viva, in aperta campagna, dal suo fidanzato anche lui minorenne all’epoca dei fatti. In corteo, stamani (ieri ndr), il papà e la mamma di Fabiana, oltre alle sorelle ed ai numerosi parenti, il vice-sindaco Paolo Oranges, il Presidente della Provincia di Cosenza, Mario Oliverio, il parlamentare Bruno Bossio, il Capitano del Comando Carabinieri di Corigliano e il Comandante del corpo dei Vigili Urbani, associazioni, insegnanti, studenti e semplici cittadini. Emozionante, poi, l’arrivo del lungo corteo sul luogo dove è stata bruciata viva Fabiana in cui si sono vissuti momenti di dolore e commozione. Il corteo, dopo aver percorso le vie principali della città ausonica, ha raggiunto il centro di Eccellenza allo Scalo cittadino dove, al suo interno, sono state trasmesse le immagini di Fabiana, su un maxi-schermo, commuovendo quanti hanno partecipato all’evento.
Una giornata commemorativa per non dimenticare e per dire, ancora una volta, NO al femminicidio che, negli ultimi anni, ha fatto registrare dati inquietanti. Significativo, tra l’altro, il messaggio inviato alla famiglia Luzzi dal Presidente della Camera, Laura Boldrini, la quale ha scritto: “L’uccisione di Fabiana, a distanza di un anno dalla sua tragica morte, suscita la stessa rabbia e commozione ancora oggi. Rabbia e commozione per quella inaudita violenza travestita d’amore. Il numero delle donne uccise nel 2013 è di 177, molte delle quali dalle mani di chi avrebbe dovuto amarle, per cui tutti dobbiamo riflettere su questo drammatico dato per combattere e debellare, in tutti i modi, la violenza sulle donne. Un orrore al quale non dobbiamo assuefarci se non vogliamo che non diventi inutile la morte di Fabiana e di tutte le altre donne vittime di violenze per mano dell’uomo. Fabiana è stata uccisa proprio nel giorno in cui si ratificava la convenzione di Instabul per la protezione delle donne da qualsiasi forma di violenza che entrerà in vigore il prossimo 1° agosto 2014. E’ un traguardo importante che, certo, non allevierà il dolore della mamma e del papà di Fabiana in cui oggi va il mio pensiero e la mia vicinanza in questa ricorrenza triste per l’intera famiglia Luzzi e non solo”. Al termine del messaggio, letto per l’occasione dal vice-sindaco della città di Corigliano Calabro: Paolo Oranges, non sono mancati lunghi applausi che ha dato il giusto epilogo alla manifestazione presso il Centro di Eccellenza. Un plauso, infine, a quanti si sono prodigati per la realizzazione e la buona riuscita dell’importante e significativo evento nel segno del ricordo: dal Centro Antiviolenza “Fabiana Luzzi” all’amministrazione comunale di Corigliano Calabro, dall’Azienda Sanitaria Provinciale alla Provincia di Cosenza, dall’Associazione “Mondidiversi” all’Istituto Tecnico Commerciale “Luigi Palma” di Corigliano.
Antonio Le Fosse