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Rimborsopoli, continua il “magna magna” alla Regione Calabria

Rimborsopoli, continua il “magna magna” alla Regione Calabria
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regione-calabria-newsIndagati, a vario titolo e con responsabilità diversificate, gran parte dei consiglieri regionali finiti sotto la lente d’ingrandimento della Corte dei Conti e della magistratura contabile che indaga sulla famigerata “Rimborsopoli”. E’ evidente che il cosiddetto “Modello-Reggio”, trasferito dalla città dello Stretto alla Regione Calabria, non solo non ha prodotto benefici per i calabresi, ma ha fatto solo danni e reiterato nell’esecutivo regionale le stesse pratiche fraudolenti che hanno portato allo scioglimento del consiglio comunale di Reggio C. ed alla condanna dei protagonisti delle ruberie tra cui, in prima fila, l’ex governatore Scopelliti. Destinato ad allargarsi dunque il fronte dei consiglieri iscritti nel registro degli indagati e quelli verso cui la Corte dei Conti ha mosso rilievi sui rendiconti relativi ai rimborsi-spesa presentati che, per la sola annualità del 2013, ammonta a oltre 1milione di euro. Ai consiglieri già indagati in passato per aver gonfiato la nota-spesa nella quale erano finiti perfino i” Gratta e Vinci”, si sono infatti aggiunti altri nomi eccellenti a cui la Corte dei Conti ha chiesto spiegazioni sulla rendicontazione delle spese relative ai rimborsi.

Sono esattamente 30 su 51 i consiglieri finiti a vario titolo nel mirino della magistratura contabile per aver gonfiato l’elenco dei rimborsi e tra questi, purtroppo, ci sono anche consiglieri regionali (di destra, di sinistra e di centro) della nostra zona, la Sibaritide. Non facciamo nomi per amor di patria, ma basta andare sul Web per trovare il lungo elenco dei consiglieri chiamati a dare spiegazioni sulla nota delle spese sostenute per l’esercizio della funzione di governo. Tra questi, ovviamente, hanno fatto la parte del leone i consiglieri di centrodestra, in prima fila quelli del NCD, seguiti a ruota da quelli di FI e dell’UDC, ma non mancano esponenti di spicco dei partiti di centrosinistra che, pur non avendo le mani nella “marmellata”, hanno imitato quelli della Maggioranza nel chiedere rimborsi fasulli. Ci teniamo, tuttavia, a precisare che alcuni di questi nomi sono stati iscritti per atto dovuto. Le loro posizioni, pertanto, è possibile che vengano stralciate nel corso del procedimento. Altri, invece, sembra che davvero abbiano fatto la “bella vita” alle spalle dei poveri calabresi. Come se non bastassero le laute indennità percepite, frutto, peraltro, delle pesanti gabelle imposte ai calabresi a fronte di un governo della Regione inadeguato e inconcludente. Nel prossimo autunno la Calabria sarà chiamata a darsi un nuovo governo regionale. La speranza dei calabresi onesti è che si possa determinare un ricambio radicale delle classe politica e di un sistema che, in linea con quanto avviene in ambito nazionale, si possa liberare dalla corruzione e dal malaffare.

Pino La Rocca

 

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