Cariati, dal PD raccolta firme per dimissioni sindaco. «Accoglieremo istanze dei cittadini»
Una raccolta firme per chiedere le dimissioni del sindaco Filippo Sero ma, soprattutto, un modo per incontrare i cittadini e accogliere le loro istanze. Sono questi i motivi che hanno portato il Partito Democratico di Cariati ad allestire, sul lungomare, un gazebo attivo tutte le domeniche di questa estate. L’iniziativa della raccolta firme, muove dal fallimento, secondo il Pd, dell’operato del sindaco Sero in questi 8 anni alla guida della cittadina del basso jonio. «Il nostro Comune – si legge nella petizione a corredo della raccolta firme – di fatto è “fallito”, come da delibera di pre-dissesto approvata; l’acqua erogata è perennemente inquinata, insalubre e dannosa per i cittadini; la spiaggia, i torrenti, le aiuole e le villette comunali sono abbandonate a se stesse e offrono una immagine di degrado e desolazione con gravissimo pregiudizio alle attività turistiche, commerciali, artigianali e produttive».
La raccolta firme, al momento, ha toccato quota quattrocento sottoscrizioni. «Hanno firmato anche persone – ha spiegato Emiliano Didonna, segretario del Pd di Cariati – che sono residenti altrove, ma hanno comunque un’abitazione nella nostra cittadina e che d’estate tornano qui. Anche loro sono delusi dell’involuzione di Cariati. Contiamo di arrivare almeno a 2.500 firme, anche perché i nostri concittadini sono palesemente insoddisfatti dell’operato del sindaco Sero. Successivamente porteremo queste firme in consiglio comunale e le invieremo anche al Prefetto di Cosenza».
Ma il gazebo è anche e soprattutto un modo per avvicinare le persone del luogo e raccogliere i loro malcontenti e le loro proposte. «La raccolta firme – ha proseguito Didonna – non deve essere un’iniziativa isolata. Il nostro scopo è specialmente quello di raccogliere le istanze delle persone e conoscere le loro proposte per migliorare Cariati. Molti concittadini sono delusi dal fatto che pagano cifre vertiginose per i tributi locali, ma senza avere dei servizi efficaci. La stessa raccolta differenziata, annunciata in pompa magna dall’amministrazione comunale sui giornali, è soltanto uno specchietto per le allodole, perché fatta in maniera approssimativa, senza, tra l’altro, coprire tutta la città. Di certo – ha concluso Didonna – non vogliamo solo mettere in evidenza i limiti del sindaco Sero e della sua Giunta, ma vogliamo essere anche portatori di proposte serie in grado di cambiare la nostra città. Per questo abbiamo promosso l’iniziativa del gazebo, così da avere un contatto diretto con la popolazione e valutare, insieme a loro, le idee e i progetti che possono finalmente migliorare Cariati».
Pasqualino Bruno