Cassano, Cattedrale diventa Basilica. Il regalo di Natale di Papa Francesco all’Alto Jonio
«Un ulteriore segno di attenzione e di affetto paterno» arriva da papa Francesco per la Diocesi di Cassano. La Cattedrale è stata elevata a Basilica minore: «Di fatto questo titolo vuole significare il «particolare vincolo con la Chiesa di Roma e con il Sommo Pontefice». Con queste parole, il vescovo della diocesi di Cassano e segretario generale della Cei, monsignor Nunzio Galantino, ha espresso gratitudine nei confronti del Santo Padre. La cerimonia, martedì (23 dicembre), quando don Nunzio ha officiato la Santa Messa e, alle 18,30, sul piazzale davanti la chiesa, ha dato lettura del decreto di Papa Francesco e poi svelato lo stemma sul portone. «Ora avremo l’opportunità – ha detto mons. Galantino – di beneficiare dei tesori spirituali della Chiesa. Più che un titolo di onore, però, è un impegno, come dev’esserlo per tutte le Chiese insignite di questo titolo, che va assolto con una vita liturgica e di carità più intense ed esemplari e con la missione di far risuonare più forte e in maniera più credibile la Parola di Dio ed il Magistero della Chiesa».
Durante la cerimonia, si è tenuta poi l’ordinazione sacerdotale di don Rocco Lategano, a cui monsignor Galantino così si è rivolto: «Con lo stile deciso e delicato che ci sta trasmettendo Papa Francesco bisogna resistere a tutto ciò che vuole fare della Chiesa, e del clero in particolare, una combriccola di gente che, tradendo Cristo ed il Vangelo, sostituisce l’uno e l’altro con le proprie fisime, ammantandole di sacralità falsa».
Martedì è stata una giornata di festa per l’intera Diocesi. «Una festa – ha detto monsignor Galantino – alla quale partecipano “vicini e parenti”; presenze belle ma che fanno fatica a sintonizzarsi in pieno con il piano del Signore. Ho voluto riportarvi nella casa di Zaccaria; ho voluto fermare la mia attenzione sul clima che, in quella casa, si respirava perché anche a noi può capitare di fare festa, di essere emozionati per quello che stiamo vivendo, ma col rischio di appiattire tutto sull’ovvietà e di non sintonizzarci pienamente col piano del Signore». A questo bisogna rispondere, con gesti concreti e senza mai risparmiarsi, che “Dio è favorevole”.
«Una sola cosa – così si è rivolto al neo sacerdote don Rocco – domando al Signore: che dalle tue parole e dai tuoi gesti si possa sempre percepire che sei – o almeno cerchi di essere – un uomo che ha messo la sua vita nelle mani del Signore come è stato fatto per me e su di me 42 anni fa e com’è stato su tutti noi Sacerdoti». E questo, come ha ricordato don Ciccio Di Chiara durante la cerimonia, è stato, per monsignor Galantino, “un anno carico di benedizioni”: la nomina a segretario Cei, la visita del Papa a Cassano, le nuove ordinazioni sacerdotali, l’elevazione a Basilica della Cattedrale, l’udienza dal Santo Padre che il prossimo 21 febbraio accoglierà nuovamente la comunità cassanese.
Federica Grisolia